+39 041 541 0505

Le banche italiane e la crisi del mattone: una bomba a orologeria pronta a esplodere?

Fin’ora siamo stati abituati a pensare che l¡esposizione finanziaria delle banche spagnole rispetto al mattone non avesse uguali da noi. Eppure, secondo un recente studio  di settore proveniente dagli usa, l’esposizione delle nostre banche sul settore immobiliare non ha nulla di invidiabile e l’italia potrebbe essere travolta da una tormenta immobiliare.

L’esposizione delle banche italiane

La cifra indicata nell’analisi è di 662 milioni di euro, tra mutui, prestiti ai costruttori, ecc. per capire l’entità di questa cifra basti pensare che in spagna l’esposizione è di 951 miliardi di euro.

I rischi

L’italia non ha sofferto il collasso bancario a causa dell’esposizione sul real estate, tuttavia corre seri pericoli dovuti al declino del mercato immobiliare. I prezzi delle case sono scesi del 16% dal 2008 e ciò significa che le banche vedono ridurre i loro investimenti su attivi che si stanno deprezzando.

In pratica se ha una banca ha concesso un mutuo per un valore che attualmente si è deprezzato si genera il fenomeno noto negli usa come negative equity. Se il mutuatario non riesce a pagare, a causa del deterioramento del mercato del lavoro, la banca si ritrova in una situazione in cui deve dichiarare un passivo

La situazione si complica se l’esposizione è su di un costruttore la cui impresa fallisce. La banca si ritrova con cantieri non terminati, costruzioni non iniziate o case nuove finite vendibili al di sotto di quanto riportato nei propri bilanci

L’esempio spagnolo

Per 5 anni, e in parte ancora adesso, le banche spagnole hanno cercato di tappare la situazione, fino a che per legge non sono state obbligate a coprire i propri “attivi immobiliari” con il 30% del loro presunto valore. Improvvisamente una miriade di banche si è ritrovata così con dei passivi stratosferici ed è stato necessario il salvataggio da parte dell’ue

L’indice di sofferenze sui mutui

Fondamentale in questo senso è la tenuta delle famiglie nel pagamento dei mutui. quanti prestiti sono in realtà a rischio? Non a casa in italia esiste la possibilità di sospendere la rata del mutuo, un’iniziativa certo meritoria, in quanto salva la casa di chi ha perso il lavoro, ma che ha un effetto collaterale: rimanda il problema e non li risolve

I punti forti dell’italia

Rispetto alla spagna ci sono due vantaggi da noi: il tasso di disoccupazione è più basso, quindi il rischio di sofferenze è minore, ma soprattutto il volume complessivo dell’indebidamento delle famiglie è quasi la metà di quello spagnolo ed uno dei più bassi della ocse

I mutui degli italiani sommano infatti 368 miliardi di euro, contro i 644 milioni di euro degli spagnoli

per questo, secondo l’analisi, non corriamo i rischi dei vicini iberici, ma siamo ugualmente esposti a una forte tormenta

Il futuro dei mutui

In questo quadro le banche hanno tutto l’interesse a far sí che i valori immobiliari non crollino. Per questa ragione non desiderano in assoluto procedere con i pingnoramenti e sono disposte a sopportare un medio periodo negativo piuttosto che una veloce catastrofe. A rimetterci però saranno i futuri mutuatari, che avranno sempre meno possibilità di ottenere un prestito per la casa, perché le banche sono sotto sforzo, impegnate a salvare lo status quo

Fonte:  http://www.idealista.it/news/

Casa.it anche quest’anno in forte crescita

Nonostante la contrazione del mercato immobiliare, Casa.it chiude l’anno fiscale 2012 con +44% di ricavi e un EBITDA positivo

Casa.it, (www.casa.it) – il portale immobiliare con oltre 700.000 annunci e oltre 4.700.000 di Utenti Unici al mese – di proprietà di REA Group Ltd (www.rea-group.com), società che fa capo al gruppo News Corp di Rupert Murdoch, annuncia i risultati dell’anno fiscale 2012, che si è concluso il 30 giugno scorso, con un importante incremento dei ricavi che si attestano a € 17.291.000, con una crescita continua anno dopo anno pari al +44% rispetto al precedente FY11, +43% del FY11 rispetto al FY10, +83% del FY10 rispetto FY09, e un’EBITDA positivo pari al 4%. Questi risultati confermano l’importanza che il mercato italiano rappresenta per REA Group: attualmente Casa.it si attesta come secondo mercato dopo quello australiano.

REA Group Ltd, uno dei maggiori operatori internazionali nell’intermediazione immobiliare online, quotato alla borsa australiana (REA.AX ), ha chiuso l’anno fiscale con un significativo +16% per i ricavi, che superano i 277 milioni di Dollari Australiani (oltre 222 milioni di Euro), e un EBIDTA di 126 milioni di Dollari Australiani pari al 45%.

“Siamo soddisfatti dei risultati raggiunti: la forte crescita intrapresa anno dopo anno, in un periodo in cui la tendenza per gran parte delle aziende va purtroppo nella direzione opposta, conferma la nostra leadership sul mercato italiano e di asset strategico per REA Group” ha dichiarato Daniele Mancini, Amministratore delegato di Casa.it. “La capacità di creare valore in un anno di contrazione del mercato immobiliare dimostra da un lato la validità del nostro modello di business che per il primo anno si è concluso in positivo – abbiamo registrato infatti un EBITDA del 4% – e dall’altro la nostra capacità di offrire agli agenti immobiliari nostri partner soluzioni efficienti e competitive per la loro attività oltre che garantire loro sempre maggiore valore, servizi e visibilità. Questa strategia ha significato per noi sempre più investimenti in marketing e comunicazione, quest’anno infatti abbiamo per la prima volta superato la soglia dei dieci milioni di euro di investimento: abbiamo implementato importanti operazioni sul territorio che comprendono partnership e sponsorizzazioni non solo con importanti realtà del mondo televisivo come Rai , Sky e i programmi sul canale digitale Cielo, ma anche del mondo sportivo (siamo Official Real Estate Partner di Juventus F.C.) e, naturalmente, immobiliare. La fiducia dei consumatori può invece essere sintetizzata in un semplicissimo dato: nel mese di maggio 2012 abbiamo sfondato il tetto dei 4,7 milioni di visitatori unici, un incremento del 36% rispetto al 2011”.

“Abbiamo fatto molta strada dal 1996 ad oggi – continua Daniele Mancini – ma non siamo intenzionati a fermarci: alla base della nostra offerta, sia per gli operatori professionali sia per i consumatori, c’era, c’è e ci sarà sempre la qualità, valore ritenuto da noi fondamentale per differenziarci dai nostri competitor. Il mercato oggi ci riconosce questo valore e ci sceglie come luogo d’incontro fra domanda e offerta, questo grazie anche agli ingenti investimenti negli anni per migliorare la nostra piattaforma online, sia in modalità Desktop sia nelle varie declinazioni Mobile: Apps per iPhone, Android e sito mobile. Altra caratteristica che ci contraddistingue è la particolare attenzione che diamo alla formazione e cultura del Real Estate 2.0 verso gli agenti immobiliari su tutto il territorio nazionale e al dialogo sempre aperto e continuo con le principali Associazioni di Categoria.

Fonte: http://www.quotidianocasa.it/

Ritorna la Consulta Nazionale dell’Intermediazione

La Consulta Nazionale dell’Intermediazione Immobiliare si è riunita a Roma per riprendere l’attività dell’organismo unitario di rappresentanza della categoria.

A guidare il tavolo è stata la Fiaip con il suo Presidente Nazionale Paolo Righi, che coordinerà i lavori della Consulta fino al dicembre del 2013. A seguire la Fimaa per l’anno 2014, mentre dal 2015 toccherà all’Anama per i dodici mesi successivi.

Sul tavolo le priorità condivise sono state quelle dell’apertura di un tavolo di confronto con il Governo, per elaborare provvedimenti urgenti volti a far ripartire il mercato immobiliare. La creazione di una rappresentanza dell’intera filiera del Real Estate al fine di rappresentare al meglio le istanze di un comparto, che oggi incide sul P.i.l. per una quota pari al 20%.

Nella riunione è stato inoltre posto l’accento sulla necessità di riformare la Legge 39/89 per rendere più attinente l’attività di agente immobiliare alle mutate esigenze di un mercato in continuo cambiamento. Tra queste la Legge 57 del 2001 ed il praticantato, che opportunamente adeguato alla recente normativa del lavoro, può diventare uno strumento importante per intraprendere l’attività di agente immobiliare.
La volontà espressa dalle tre Associazioni Fimaa, Anama e Fiaip, per mezzo dei rispettivi Presidenti Nazionali Valerio Angeletti, Paolo Bellini e Paolo Righi, è quella di rappresentare, unitariamente, le istanze di una categoria che sta subendo pesantemente i contraccolpi della crisi.

“L’unità di intenti espressa nella riunione di oggi – ha dichiarato Paolo Righi, al termine della riunione – conferma in pieno la consapevolezza della tre Associazioni, che solo mediante una rappresentanza unitaria si possano ottenere risultati per una categoria che, nel suo complesso, coinvolge 300.000 addetti”

Fonte: http://www.blogagenzieimmobiliari.it/

Prestiti, aumentano le richieste per smartphone e tablet

L’osservatorio nazionale federconsumatori documenta un aumento dei prestiti per l’acquisto di prodotti hi-tech, che in un anno sono cresciuti del +1%, salendo a quota 4,2%.

Nonostante il periodo di ristrettezze economiche, gli italiani non rinunciano ad acquistare i modelli di cellulari più avanzati dal punto di vista tecnologico, come l’iphone 5, che pochi giorni fa ha fatto la sua comparsa nei punti di vendita italiani. La conferma di quest’atteggiamento prevalente fra i consumatori è rintracciabile nell’aumento dei prestiti per acquisto di prodotti hi-tech

Secondo le previsioni dell’osservatorio nazionale federconsumatori (onf), nel 2012 il mercato del credito al consumo subirà una perdita di ben sette percentuali. Se, infatti, solamente l’anno scorso le somme erogate erano pari a 4.618 euro a famiglia e 1.910 euro a individuo, quest’anno, complice la crisi economica, esse scenderanno rispettivamente a quota 4.280 euro e 1.783 euro.

La contrazione del credito al consumo non riguarda, però, indistintamente tutti i comparti. sembrano, infatti, esserne esenti quello dell’elettronica e dell’alta tecnologia. a tal proposito basti pensare che nel paniere istat sono stati inclusi dispositivi mobili come smartphone e tablet.

Come dimostrano le ultime rilevazioni del crif sul credito al consumo, i finanziamenti per l’acquisto di prodotti hi-tech sono, infatti, saliti al 4,2% dal 3,2% dell’anno scorso. il dato appare in netto contrasto con il -23% registrato da prestiti e finanziamenti nel primo semestre 2012.

L’aumento della domanda di prestiti hi-tech potrebbe, però, non durare a lungo. i dati sul commercio al dettaglio inducono, infatti, a pensare che, nei prossimi trimestri, il numero di richieste relative al segmento “dotazioni per l’informatica, telecomunicazioni e telefonia” scenderà del 2,5% rispetto allo stesso periodo del 2011 a fronte di un -1,7% previsto per tutte le altre categorie di prodotto

Fonte: http://www.idealista.it/news/

Residenziale: I contratti d’affitto

Se siamo alla ricerca di una casa in affitto o abbiamo deciso di affittare la nostra è bene sapere che ci sono diverse tipologie di contratti di locazione, ciascuna delle quali con caratteristiche diverse e che rispondono alle diverse esigenze di locazione. E’ dunque possibile individuare 5 diversi contratti.

1: contratto libero della durata di anni 4 + 4: e’ il contratto maggiormente diffuso: questa tipologia di prevede che proprietario e inquilino stabiliscano le regole che determineranno la locazione con il vincolo della durata stabilito in quattro anni più altri quattro rinnovabili.  E’ un contratto di affitto in cui proprietario ed inquilino stabiliscono le regole della locazione senza altri vincoli quali quello della durata del contratto, che è stabilito su quattro anni più altri quattro rinnovabili.

Il secondo contratto a cui possiamo fare riferimento è il contratto a canone concordato che ha una durata di 3 anni più altri due rinnovabili. Questa tipologia di contratto prevede condizioni specifiche regolate da comune a comune da associazioni di categoria in base ad accordi territoriali e prevede un canone concordato. La durata è fissata in tre anni più eventuali due rinnovabili.

Per affitti di più breve periodo esistono poi i contratti ad uso transitorio della durata da 1 a 18 mesi: questo contratto prevede una durata non superiore ai 18 mesi. Il canone previsto per questa tipologia è di tipo concertato, ovvero fornito dai valori minimi e massimi fissati dagli accordi territoriali

Sempre per affitti di breve periodo esiste un contratto specifico ad uso studenti della durata minima di 6 mesi fino ad un massimo di 36 mesi: è riservato agli studenti e il canone è regolato dalle associazioni studentesche e dal territorio in linea con il canone calmierato.

Esiste poi una tipologia di contratto senza alcun vincolo. Questa tipologia di contratto è applicabile a diverse categorie di immobili come case di lusso, case per le vacanze, box auto e case sottoposte a vincoli artistici. In questo caso sono le parti che decidono di stipulare questa precisa tipologia di contratto ed è bene sapere che il canone è del tutto libero e la durata massima è di 30 anni.

Fonte: http://blog.casa.it/2012/