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LivelloCasa lancia la campagna “IN-Formazione”

Dopo 6 mesi, PortaliImmobiliari intervista Gianluca per una nuova iniziativa lanciata da LivelloCasa. “In-Formazione”, un seminario-work shop per informarsi e formarsi sulle strategie web. Per prenotare il tuo posto puoi farlo da [qui] 

Francesco Beraldo: Buongiorno Gianluca, ci risentiamo dopo 6 mesi dal nostro ultimo incontro. Ricordo che avevi dichiarato alcuni obiettivi strategici. Qual è lo stato dell’arte?

Gianluca Capone: Buongiorno a te Francesco e grazie per tale opportunità.
Gli obiettivi che ci eravamo posti a fine 2011 sono ad oggi in linea con le previsioni. Abbiamo raggiunto ciò che consideriamo il risultato più importante. Offrire a chi cerca casa il vantaggio più grande che un portale immobiliare possa offrire “la possibilità di scegliere”

Francesco Beraldo: Puoi spiegarci meglio?

Gianluca Capone:  Abbiamo raggiunto e superato quota 10 mila operatori immobiliari e superato i 600 mila annunci pubblicati. Significa che LivelloCasa oggi è fra i pochi portali immobiliari che offrono un’ampia gamma di scelta a chi è alla ricerca di una soluzione immobiliare.
Cercare casa per molti rappresenta la scelta della vita. Offrire l’opportunità di scegliere è fondamentale. Anche perché con l’attuale situazione che stiamo vivendo, il compratore è sempre più attento e oculato nella sua scelta.

Francesco Beraldo: raggiunto questo ambizioso traguardo, qual è il prossimo obiettivo?

Gianluca Capone:  LivelloCasa ha sempre avuto una visione “particolare” del settore.
Se ben ricordi la nostra mission era (ed è rimasta) aiutare le agenzie immobiliari a vendere!
Le “crisi” dobbiamo tentare di tradurle in opportunità. E’ il momento di riorganizzarsi. Sappiamo che in questo periodo c’è meno lavoro, tale tempo suggeriamo di “spenderlo” in formazione.
E’ necessario gestire il cambiamento, quello che in gergo consulenziale viene chiamato “change management”.

Francesco Beraldo: avevi già proposto iniziative in tale ambito, ricordo bene?

Gianluca Capone:  Esatto. Immobiliare e Web sono un connubio difficile per un agente immobiliare se non ha gli strumenti per gestirlo. Su internet non si improvvisa. E’ necessaria una conoscenza puntuale delle logiche, banalmente anche dei termini, delle tecnologie disponibili e in sintesi di comprendere la differenza fra “stare in internet” ed “essere in rete”.
Una differenza sostanziale che ti porta a stare nel mercato o essere sbattuti fuori.
Avevamo proposto a tutti i nostri clienti un corso gratuito di web marketing che in meno di 24 ore ha ricevuto oltre 2000 download ed è stato molto apprezzato.
Ma ci siamo accorti che da solo non basta.

Francesco Beraldo: come pensi di “fare cultura” su web e immobiliare? Ho sentito parlare della tua nuova iniziativa “IN-Formazione”. Puoi raccontarci da cosa nasce?

Gianluca Capone:  Come spesso accade, alcune idee nascono per caso.
Nel mese di marzo l’associazione FIMAA Ferrara mi ha chiesto di tenere un corso di web marketing ai loro associati. Io non ho voluto parlare di web marketing ma di web strategies.
L’interesse ed il livello di attenzione è stato notevole, infatti mi hanno chiesto un ulteriore giornata di approfondimento. Praticamente li ho portati ad analizzare con casi concreti che internet è misurabile e Internet offre diversi canali per pubblicizzare la propria offerta dove al centro di ogni processo devono porre loro stessi e non delegare tutto ai portali immobiliari (e sai bene che ne rappresento uno!).

Abbiamo smontato passo dopo passo la solita affermazione “Io non ho il tempo di gestire tutto, il mio lavoro si svolge fuori…”

Spesso tale atteggiamento deriva da “paura” ad utilizzare strumenti a loro nuovi. L’ignoto fa sempre paura.

Quindi nasce l’idea “IN-Formazione”: ossia “formare informando”.
Spesso ciò che manca è l’informazione.
Abbiamo fatto un’ipotesi alternativa di marketing mix, partendo da quanto già mettono a budget attualmente ed individuato una strada alternativa da testare. Anche per un solo mese. A esempio, solo dimezzando la carta (ancora molto presente) si ricava almeno 150€/mese di budget (in alcuni casi anche 400€/mese!!!) Con metà di quel budget su internet si possono ottenere performances molto superiori.

Francesco Beraldo: quali tematiche avete affrontato?

Gianluca Capone:  abbiamo fatto un percorso dove abbiamo analizzato l’ipotesi di mettere se stessi al centro di tutto. Si parte dal proprio sito internet e le caratteristiche che questo deve avere; l’evoluzione naturale del sito con le APP; il rischio di delega ai portali immobiliari: abbiamo capito quali sono i vantaggi misurabili e quelli impliciti che molti trascurano dei portali; come individuare il prezzo limite da investire su un portale immobiliare; capito come ottimizzare gli investimenti sul web; come utilizzare AdWords, Yahoo Research, FaceBook; a cosa serve Youtube; l’importanza delle campagne banner. Insomma, abbiamo analizzato tutte le bocche di fuoco che la rete ci mette a disposizione ed anche se inizialmente le abbiamo trattate a compartimenti stagno, abbiamo capito che tutto va contestualizzato in un’unica strategia pianificata “ante” a tavolino e magari corretta “post” dopo l’analisi dei risultati. Oggi i cambiamenti vanno anticipati!

Francesco Beraldo: sento molto entusiasmo. Per questo hai programmato altri eventi?

Gianluca Capone:  è vero! E’ stata l’esperienza più bella dall’inizio del progetto LivelloCasa.

Ho avuto l’opportunità di confrontarmi personalmente con chi sta “al fronte”, percepire le loro paure legate al momento, lo smarrimento, ma l’entusiasmo e la volontà di uscire dal pantano!
Quindi ho voluto ripetere tale esperienza ed il 21 giugno a Bologna ci sarà un nuovo seminario-work shop dal titolo molto semplice “L’uso consapevole di Internet per l’immobiliare”
In tale occasione presenteremo anche un paio di prodotti nuovi che possono realmente aiutare gli agenti immobiliari a differenziarsi sul mercato ed aumentare il proprio volume d’affari: CasaShare e Garanzie sugli Affitti.
Se questo clima positivo verrà confermato, credo che pianificheremo un calendario eventi dopo l’estate.

Francesco Beraldo: cosa deve fare chi vuol partecipare?

Gianluca Capone:  i posti sono limitati, abbiamo a disposizione una sala con massimo 50 posti. Quindi ci si deve prenotare da questa pagina, dove sono riportate tutte le informazioni: http://www.livellocasa.it/seminario-work-shop-livellocasa-bologna-21-giugno-2012 … e sperare che ci sia ancora disponibilità.

Francesco Beraldo: grazie Gianluca, tienici aggiornati.

Gianluca Capone:  grazie a te Francesco. Sarà un vero piacere!

Perché molti venditori si dichiarano "pentiti" di aver conferito un incarico in esclusiva ? Risultati del sondaggio.

Nell’immaginario più comune, l’agente immobiliare instaura rapporti solo con il possibile acquirente ed è il possibile cliente che deve conquistare, seguire, “coccolare” per portare a chiusura la vendita.

Ma in realtà, prima del cliente, c’è un soggetto essenziale per la grande maggioranza degli agenti, che richiede ancora più attenzioni, soprattutto perché prepara il terreno per lavoro di una agenzia, ed è il venditore.

Acquisire, e gli agenti lo sanno molto bene, non è una attività semplice e scontata; richiede capacità trasversali, una buona preparazione e conoscenza della zona.

Se difficile è acquisire, al giorno d’oggi quasi impossibile è ottenere l’esclusiva di un immobile.

Ma perché sembra essere sempre più un miraggio per l’agente avere l’immobile in esclusiva?…forse la situazione attuale deriva dal retaggio di episodi del passato.

Abbiamo a questo fine chiesto ai lettori del blog:

Perché molti venditori si dichiarano “pentiti” di aver conferito un incarico in esclusiva?

In primis, con il 27% entrambi, abbiamo queste risposte:

  • – perché vista la crisi molti acquirenti non vogliono pagare le provvigioni
  • – perché hanno capito dopo che l’agenzia a cui è stato conferito l’incarico ha mentito sulla sua esperienza e sul suo portafoglio richieste

La prima risposta è una condizione non totalmente dipendente dell’operato della singola agenzia, ma addossabile in maggior parte alle contingenze del mercato.

La seconda invece è dettata proprio dall’atteggiamento riscontrato dal venditore, quando si è rapportato con l’agenzia alla quale ha conferito l’esclusiva. In questo caso, un comportamento più trasparente e sincero, può fare la differenza nella percezione positiva del venditore di questa o quella agenzia e convincerlo che affidare loro l’esclusiva della propria casa, può essere una scelta sensata e idonea a sollevarlo da una marea di burocrazia e “giri a vuoto” per cercare di vendere la solo la propria casa.

Al secondo posto, con un 14% di risposte, tra le motivazioni che hanno portato l’acquirente a pentirsi della sua scelta, troviamo:

  • – perché avrebbero preferito che lo trattassero anche altre agenzie e quindi si sentono legati
  • – perché alcune agenzie collaborano con altre poco professionali

e a seguire, con il 9%

  • – perché l’agenzia accompagna pochi clienti per le visite
  • – perché l’immobile è stato oggetto solo di acquisizione, visto che ci sono agenzie che pagano ad incarico

Nessuno dei votanti ha indicato come motivazione del “pentimento” del venditore all’esclusiva concessa:

  • – perché le agenzie oggi per motivi “economici” pubblicizzano poco
  • – perché avrebbero potuto far da soli con i portali di annunci gratuiti

due segnali che sembravo voler comunque indicare ancora il riconoscimento di una certa importanza al lavoro all’agente immobiliare nella vendita degli immobili, attribuendo allo stesso buone capacità di promozionare gli stessi, secondo i mezzi più opportuni.

Fonte: Redazione Portaliimmobiliari.net

Mutui:le banche concedono solo la metà del valore della prima casa

Comprarsi una casa oggi è sogno di molti e possibilità per pochi? sembrerebbe proprio di si. Per acquistare la prima casa, una famigila deve infatti possedere risparmi pari alla metà del suo valore, perché le banche solo concedono mutui uguali al 50%. è quanto emerge dai dati dell’ufficio studio di mutui.it che ha analizzato la differenza tra il finanziamento voluto dal cliente e quello effettivamente concesso dalle banche. E che ha messo in evidenzia come siano gli stessi italiani a “ribassare” l’importo richiesto, spaventati dall’incertezza futura in un momento di crisi economica
Sei dati relativi ai mutui in generale non sono certo entusiasmanti- da ottobre 2011 a aprile 2012, la differenza tra il mutuo richiesto nel preventivo e quello erogato è passato da 17 punti percentuali a sei-  peggiore è la situazione per i mutui contratti per l’acquisto della prima casa. questi rappresentano il 72% del totale dei finanziamenti richiesti, ma a fronte di un calo minimo della cifra richiesta (-3%), c’è un calo notevole della cifra erogata che passa da 127.000 a 112.000 euro (-13%). il valore del rapporto tra la somma erogata e il valore della prima casa scende fino ad un preoccupante 49%
Noi di idealista ti aiutiamo gratuitamente a calcolare la rata del mutuo e a confrontare i migliori mutui sul mercato in ogni momento
Fonte: http://www.idealista.it/news/

Mercato mutui Italia: media di 23 anni per spegnere un mutuo, 700 euro la rata

Ecco alcuni numeri in merito al mercato dei mutui in Italia. La rata media è di 700 euro.
Interessante scoprire che la crisi ha colpito fortemente la compravendita di immobili, mentre i prezzi delle case sono rimasti invariati.
In calo invece l’accensione dei mutui (usa il nostro preventivatore) che scende del 4,5%, probabilmente a causa della forte crisi che ci ha colpito e della impossibilità di dare le giuste garanzie alle banche.
Ecco un dato interessante: per spegnere un mutuo in media ci vogliono 23 anni. Mentre la rata che dobbiamo pagare mensilmente è di circa 700 euro.
Si aggira attorno ai 160mila euro il costo medio di una casa, mentre al metro quadro spendiamo 1.584 euro. Le case più compravendute? Sui 100 metri quadrati.
Fonte: http://mutui.blogosfere.it/

Mercato immobiliare: si allungano i tempi di vendita ed aumentano gli sconti

Dai dati del sondaggio congiunturale della Banca d’Italia emerge un mercato immobiliare che (almeno nelle percezioni degli operatori) non sembra dare segnali di miglioramento, con tempi di vendita che si allungano e sconti (rispetto al prezzo inizialmente richiesto dal venditore) che tendono ad aumentare, elementi che indicano una certa difficoltà del mercato. A contribuire ad aumentare la difficoltà nelle vendite, c’è anche una crescente difficoltà dei compratori nell’ottenere il mutuo.
Diminuisce anche l’ottimismo per il futuro, con le attese a medio-lungo termine che continuano a peggiorare rispetto ai trimestri scorsi, ad indicare il fatto che secondo gli operatori quella del mercato immobiliare non è una crisi momentanea ma una svolta (in negativo) che appare destinata a durare.

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