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Disintermediazione: la tecnologia per un futuro da definire

Disintermediazione: la tecnologia per un futuro da definire

Disintermediazione: la tecnologia per un futuro da definire

La tecnologia alla base dello sviluppo economico del futuro non potrà che regalare delle novità in continua evoluzione, in ogni settore e in ogni campo commerciale e professionale, la tecnologia aiuta nel quotidiano e migliora la vita di milioni di persone, già, ma siamo sicuri che sia tutto positivo?

Facciamo qualche esempio, nel prossimo futuro entro una decina di anni, i robot sostituiranno quasi completamente la forza lavoro, è un processo iniziato già 30 anni fa e culminerà entro pochi anni, cosa provocherà questo è più che palese, milioni di disoccupati che non avranno più molte speranze, quindi in questo caso la tecnologia distruggerà quello che rimane del tessuto sociale oggi.

La tecnologia è buona? Sì ma non sempre

Nel settore dei servizi sta avendo un grande sviluppo, dalla vendita online a una moltitudine di altre soluzioni, positivo sicuramente perché questo permette di sviluppare nuovi canali di vendita, ma la disintermediazione?

Qui le cose sono un po’ diverse e si complicano, perché un conto è vendere una T-shirt, un altro è vendere una casa, passi per l’affitto e poi fino a un certo punto, ma una casa per la quale si fa un mutuo, da sorbirsi per un trentennio, qualche considerazione in più va fatta sulle garanzie e sul supporto di un professionista in carne ed ossa!

Ora la tecnologia e in questo caso Internet, la usiamo in pratica ogni giorno, ormai tutti o quasi hanno la loro pagina Facebook dove si pubblica di tutto, nello specifico cose e informazioni personali, le quali sono catalogate e profilate per ogni utente, in questi ultimi anni i social chiedono sempre più dati personali, questo vuol dire che siamo prossimi a una rivoluzione in stile “Precrimine”, in altre parole come nel film Minority Report, i social sapranno cosa occorre a una persona in base all’analisi delle informazioni, e lo sapranno ancora prima che la persona ne manifesti la necessità.

Disintermediazione e il valore professionale

Quella che potrebbe sembrare fantascienza, in realtà si sta già materializzando, basta pensare solo alla pubblicità e ricerca semantica, quindi è solo questione di tempo, quando i social e la Rete sapranno di più su di noi e la tecnologia sarà sempre più raffinata, ecco che il sistema potrebbe analizzare i nostri bisogni futuri e così veicolare le nostre scelte, impossibile? Non del tutto.

Applichiamo la disintermediazione immobiliare sulla base dello stesso schema, vedremo che le cose possono apparire simili ma ambiguamente non rassicuranti, un settore delicato come quello immobiliare, dove la gente compra una casa e non un peluche, la situazione è un po’ più complicata, la differenza che c’è tra un professionista “pensante” e un software è notevole, il fattore umano è alla base delle nostre relazioni, le quali si basano sulla reciproca fiducia anche al solo scambiasi qualche parola, e questo ovviamente un sistema informatizzato non può farlo.

La possibile evoluzione per il futuro

In futuro è possibile che si arrivi a un compromesso, una via di mezzo che coniughi la tecnologia con il professionista, quindi è possibile ipotizzare che l’agente immobiliare sarà l’anello di congiunzione tra i due mondi, umano e tecnologico, la figura professionale difficilmente sarà messa in discussione, ma servirà preparazione e formazione qualificata, già adesso potrebbe essere “salutare” iniziare una preparazione “Webinar Immobiliare”.

E in futuro come oggi, chi compra e chi vende, potrà ancora stringersi la mano!

Casa.it si sta aggiornando!

Si è aggiornato uno dei maggiori portali immobiliari in Italia!

Casa.it conta ormai 20 anni di esperienza nel settore e circa 6 milioni di utenti lo scelgono ogni mese per pubblicare i loro annunci immobiliari.

Da poche ore la sua grafica è cambiata e si è rinnovata, forse snellendosi un po’ e semplificandosi, volendo rendere più intuitivo lo strumento di ricerca e l’utilizzo dei filtri, evidenziando voci di ricerca probabilmente più rilevanti nella scelta finale dell’utente, rispetto al passato.

Si percepisce però che questi primi aggiornamenti potrebbero non essere gli unici apportati alla pagina del portale: dalla Home alla scheda annuncio la differenza rispetto al passato è tangibile, ma non sembra ancora del tutto ultimato il processo di aggiornamento.

Ci saranno sicuramente tante novità all’interno del portale… Staremo a vedere…

 

Intermediazione immobiliare, una questione di “Air”?

Intermediazione immobiliare, una questione di “Air”?

Intermediazione immobiliare, una questione di “Air”?

Lo sconvolgimento nel settore dell’intermediazione immobiliare è iniziato già da alcuni anni, riguardo al settore turistico questo ha prodotto un evidente declino dei classici portali dedicati all’immobiliare, la causa di questo è da ricercare nelle grandi OTA (Online Travel Agency) e una su tutte Airbnb, che dal lancio fino ai giorni nostri ha ottenuto un consenso crescente fino a essere oggi uno del player turistici più rilevanti.

La disintermediazione è alla base del successo di questo colosso internazionale, che è riuscito in meno di 10 anni, ma più massicciamente negli ultimi cinque, a veicolare gran parte dell’offerta turistica privata online.

Intermediazione immobiliare, il futuro dei portali storici

Il sistema alla base del successo di Airbnb, è la praticità d’uso sia per gli hoster sia per il cliente finale, i quali s’incrociano grazie ad un servizio che per certi versi continua a essere l’intermediazione immobiliare tra le parti, soltanto messa in pratica con una metodica differente rispetto al passato.

Casa.it oppure Immobiliare.it e Idealista, siti più importanti nell’immobiliare che conservano ancora un notevole peso nel settore, rimasti ancorati al vecchio modo di operare, senza alcun miglioramento tecnologico con il quale avvicinare le parti interessate, dove abbiamo ancora quattro posizioni diverse unite nello stesso punto, l’agenzia, il cliente, l’hoster e il portale, mentre sostanzialmente Airbnb ha in parte eliminato l’intermediazione immobiliare dell’agenzia.

Questi siti probabilmente rischiano di scomparire nei prossimi anni, o comunque saranno molto ridimensionati restando sostanzialmente con la stessa attuale connotazione di “meta-motore” per il settore immobiliare, una sorta di grande vetrina e nulla di più, perdendo ovviamente il treno dello sviluppo trainato dal settore turistico.

La situazione turistica italiana

L’Italia tra i paesi turistici è quello che ha il maggior numero di siti d’interesse, città d’arte, borghi medioevali, grandi siti archeologici di epoca romana e una storia millenaria, senza contare il mare del sud, la montagna e le innumerevoli bellezze naturali, con circa il 70% del patrimonio turistico mondiale presente in Italia.

Eppure nonostante tutto questo ben di Dio per il turismo, in questa nazione non sì è sviluppato una struttura tale che rappresenti il settore del turismo italiano nel mondo, ci ha pensato la Silicon Valley!

Questo dovrebbe far venire dei dubbi sulle capacità imprenditoriali e politiche del paese, l’Italia per decine di motivi potrebbe vivere di solo turismo dal nord al sud, ma per ragioni del tutto incomprensibili il turismo è sottosviluppato e in decadenza.

Manca un player italiano

In tutti questi anni di sviluppo della Rete, in Italia non si realizzato nulla d’importante a livello internazionale, i numeri come citato sopra non mancano, ma è anche vero che questi senza una volontà reale di sfruttarli non produrranno nulla, che deve venire dalla politica ma anche dalle imprese.

Per il paese turisticamente più appetibile d’Europa e del mondo, sarebbe quantomeno auspicabile un investimento sicuramente importante, per creare un vero sistema di intermediazione immobiliare, con una caratterizzazione molto più turistica, che leghi omogeneamente gli attori in campo, tra questi anche le agenzie che possono fornire servizi di gestione più che d’intermediazione, che poi in fondo cambia la forma ma non la sostanza.

Se mancherà questa evoluzione, la situazione di molte realtà sarà sempre meno favorevole, di fatto, vuol dire seguire una tendenza già consolidata, e quindi diminuisce se non azzera il rischio d’insuccesso.

Oggi Airbnb vale circa 20 miliardi, riuscirà l’Italia ad autorappresentarsi?

Francesco Beraldo

Siamo in epoca da social media, che impatto avrà nei classici portali immobiliari?

Siamo nell'epoca del social media, che impatto avrà nei classici portali immobiliari?

Siamo nell’epoca del social media, che impatto avrà nei classici portali immobiliari?

Questo quesito è oggetto di discussione da qualche tempo, il social media ha un impatto sempre più evidente nella vita delle persone, il tempo che restano collegate a Internet, gran parte lo spendeno proprio sul social, in modo particolare Facebook e con minore intensità e frequenza gli altri.

Questo in sostanza vuol dire che stanno cambiando le abitudini degli “internauti”, nello specifico si tratta di un vero e proprio mutamento sociale, la vita reale che incrocia quella virtuale, difficile trovare oggi chi non ha un profilo social, ed è uno degli aspetti più interessanti su questo tema, i classici portali immobiliari così come lo conosciamo avranno futuro?

Che cosa è successo con il social

Negli ultimi dieci anni abbiamo avuto tre fasi legate a questo nuovo mondo legato al social, nella prima fase, quella che sostanzialmente precedeva l’ingresso del social nel panorama della Rete, erano i portali e blog la prima fonte d’informazioni per il settore immobiliare, come per altri.

Negli anni successivi i social e in particolare Facebook ebbero un impatto strepitoso, qualcuno pensava che il portale o il blog avrebbe finito il loro percorso, gli utenti, vista la semplicità di utilizzo del social divennero tutti “editori”, com’è ovvio pensare fu solo una momentanea illusione, infatti, nel giro di poco tempo ci si rese conto che i contenuti erano scarsi e di pessima qualità, qualcuno preso dal delirio abbandonò la gestione del sito per dedicarsi anima e corpo al social, alcuni portali immobiliari furono abbandonati, un errore!

Ora siamo nel pieno della terza fase, quella più interessante sia per gli editori sia per gli utenti, ora è chiaro che il social è solo un’integrazione e non un sostituto, il vero motore di Internet non è Facebook, ma il portale, blog o il sito, al limite il social può essere la ruota di scorta.

Limiti e vantaggi del social network

I portali immobiliari sono vivi e vegeti, anche se resuscitati in alcuni casi, comunque godono di ottima salute a patto che siano alimentati con il giusto nutrimento.

Social come Facebook, Twitter, G+ ecc … sono importanti e utili nel momento in cui abbiamo i contenuti adatti e interessanti per la nostra nicchia di mercato, in tal caso questi media sono utili per l’immediata diffusione dei contenuti, questa è la principale forza dei social.

I limiti sono noti, il “circuito chiuso” del sistema e una minore fruibilità fuori dal contesto del social, oltre al limite legato alla cerchia dei contatti che restano ridondanti, sempre gli stessi o quasi.

I portali immobiliari del futuro

Quanto detto sopra chiarisce il punto cui siamo arrivati, ed è evidente che il social può essere utilizzato solo come un’integrazione dei portali immobiliari, per fare un paragone, è solo un affluente di un fiume e la fonte è sempre il sito.

Il futuro dei portali immobiliari è essenzialmente legato alla capacità degli stessi di produrre contenuti, nello specifico, informazioni utili relative al settore, la Rete nel suo complesso è contenuto, in questo contesto la sopravvivenza è legata alla diffusione e alla qualità che si riesce a produrre.

Hai Facebook? Sì, trovi il link nel sito!

Usare il social solo come strumento per amplificare la fruizione dei contenuti, evitare l’errore comune che è quello di considerarlo come fulcro centrale, concentrare invece la maggiore attenzione nel sito, che in buona sostanza questo è vostro, Facebook no!

Arca Real Estate: quando il cliente è al centro

“Case che accolgono persone” è lo slogan di Arca Real Estate, agenzia immobiliare di Arcore che opera in Brianza e Milano, facente parte del gruppo RE/MAX.

Arca Real Estate

 

Sono anni che ne parliamo e lo scriviamo su questo blog:
“l’agente immobiliare deve acquisire un approccio diverso al mercato”.
I modelli di business e le dinamiche del mercato sono radicalmente cambiate rispetto agli anni d’oro culminati nel 2006 con quasi 870 mila transazioni per attestarsi oggi intorno alla metà di transazioni immobiliari rispetto a quei valori record.

compravendite residenziali 2014

In questo GAP di oltre 400 mila transazioni si annidano importanti considerazioni:

  1. i proprietari immobiliari italiani sono l’82%: + 12% dal 1990. Quindi un mercato saturo.
  2. 13% il numero individui nella soglia di povertà che non possono acquistare una casa.
    (nei “tempi d’oro” il dato si attestava al  5%)
  3. Blocco del boom demografico degli anni 2000 dove si registravano 300 mila nuovi nuclei familiari l’anno
  4. Blocco della domanda mercato di sostituzione di famiglie già proprietarie della prima casa

Potremmo aggiungere altre variabili come la stretta creditizia che oggi comincia un po’ ad allentarsi; il differenziale fra titoli di Stato e investimento immobiliare.
Ma abbiamo già abbastanza elementi per portare all’attenzione che gli stock immobiliari presenti sul mercato oggi sono superiori alla domanda assorbile, pertanto gran parte del patrimonio immobiliare oggi in vendita non ha mercato!
Ed il problema non è il prezzo. Semplicemente non è vendibile!

Dovrebbero essere elementi sufficienti per comprendere come per gli operatori immobiliari sia necessario mettere al centro dei processi le persone e non l’immobile.

Passaggio dalla centralità dell’immobile alla centralità del cliente:
detta così sembra una banalità, solo una disquisizione di termini. Invece c’è dietro un cambiamento culturale enorme che tanti professionisti oggi non riescono a cogliere e ad adattarsi riducendosi solo a chiedere le migliori condizioni economiche dal portale immobiliare leader di turno.

Roberto Ciliberti - Remax Arcore e MilanoNon è il caso di Arca Real Estate,
anzi riportiamo questo caso di successo di cambiamento culturale tradotto poi sul business quotidiano.
Un processo iniziato già nella testa di Roberto Ciliberti (nell’immagine a sinistra) e Paola Montagna oltre 2 anni fa.
Da lì è iniziato un processo di formazione continuo al fine di acquisire know how necessario per effettuare scelte strategiche importanti. Perché il cambiamento non lo si attiva con un interruttore on-off.
“Il cambiamento comincia nella testa.”

Attenzione perché parliamo di una realtà che vanta la collaborazione di 15 consulenti immobiliari esperti; che nel 2013 ha concluso 213 transazioni immobiliari e ben 309 transazioni immobiliari nel 2014. Quindi non un tentativo di  cambiamento dettato dalla disperazione del “le provo tutte” ma per essere sempre un passo avanti.
Investire è stato e continua ad essere la chiave del successo.

Investire oggi significa anche superare l’appiattimento dell’attuale categoria professionale e puntare ad essere diversi e far subito percepire la diversità.

Quindi si parte dal sito internet dell’agenzia immobiliare.
Finalmente un’agenzia immobiliare in Italia che ha una chiara strategia sul web non improvvisata ma basata sulla conoscenza dei nuovi paradgmi del web e che fanno del sito internet aziendale il driver principale della comunicazione e creazione di valore per tutti gli attori della filiera: clienti e consulenti… ossia le persone.

Perché il sito è fondamentale per questo approccio?
Servono dai 3 ai 10 secondi ad un individuo per farsi una prima impressione sull’interlocutore sul livello economico, istruzione, attendibilità, posizione sociale, raffinatezza, eredità sociale, eredità culturale, successo e caratteristiche morali.
Servono 45 minuti di conversazione per “smontare” la prima impressione.

“Case che accolgono persone” spiega Roberto Ciliberti, è la sintesi di questa filosofia.case che accolgono persone
“Un sito che non propone in copertina mega ville improbabili, ma  persone”.
Persone che vedono nella casa un progetto di vita. “Casa” come nido che accoglie un nucleo familiare. “Casa” come primo passo verso l’indipendenza.
Progetti di vita e sogni che riguardano tutte le fasce di età. Quindi “in Arca Real Estate non si vendono case, ma si supportano le persone a realizzare in propri progetti e sogni grazie a consulenti immobiliari esperti nel realizzarli ed a loro volta supportati da un’intera struttura organizzativa”.

Già, perché il sito internet di Arca Real Estate è il crocevia della comunicazione e dell’interazione con il cliente che ha un’esigenza da soddisfare velocemente e professionalmente.

Dall’esterno potrebbe apparire come un sito come tutti gli altri che “ospita” annunci immobiliari.
Certo, ovviamente fa anche questo, ma in realtà è solo uno dei touch point per il cliente.
Ogni cliente ha le sue peculiarità, necessità, dubbi, paure, incertezze ed è qui che il cliente diventa persona.

Il cliente ha un nome

Il cliente non è colui “che ha cercato quella tal casa” o che “deve vendere casa nella tal zona”.
Dietro quella necessità di acquisto o vendita ci sono storie umane che non si possono semplificare con una “valutazione di mercato”!

“Arca Real Estate è in grado di offrire un servizio personalizzato di alta qualità” – ci spiega Roberto Ciliberti, Broker della Società –  “Ogni cliente ha un suo consulente immobiliare personale dedicato. La storia e la reputazione del consulente è online sul sito ma anche integrata nei canali social come ad esempio Linkedin: il social network professionale per eccellenza.
Significa offrire e garantire la massima trasparenza a chi necessita dei nostri servizi.
Il sito è fruibile con le nuove tecnologie mobili e quindi idoneo ad essere ricercato e visibile con ogni mezzo.
La comunicazione è one-to-one ed offre informazioni utili sul mercato immobiliare della propria zona. Abbiamo studiato anni, e grazie all’aiuto di consulenti marketing e strategy manager, abbiamo compreso qual è la catena del valore per un’attività di marketing personalizzata.
Cosa che ci distingue da tutta la concorrenza!
Oggi, l’agenzia immobiliare media, fornisce solo la lista dei portali immobiliari sui quali verrà pubblicato il suo annuncio, ma nulla di più. Noi padroneggiamo ogni canale accessorio per strategie di advertising online: Google AdWords; Facebook ADS; Direct E-Mail Marketing; Twitter ADS sapendo cogliere alcune particolarità che in questa sede non possiamo raccontare nei dettagli per non offrire spunti alla concorrenza. Siamo in grado di creare strategie di marketing personalizzato.
Noi oggi, non solo possiamo dire di essere diversi, ma siamo in grado di dimostrarlo con i fatti a chi entra in contatto con noi.
Ovviamente tutto il sito è integrato con i social network di cui abbiamo ormai raggiunto un’abile gestione e padroneggiamo tale comunicazione che fa anche da cassa di risonanza alle notizie che pubblichiamo nel nostro blog immobiliare. Vogliamo essere sempre di più il punto di riferimento per l’immobiliare nelle zone dove operiamo. Distribuiamo gratuitamente la
guida per comprare casa e la guida per vendere casa.
E’ stato uno sforzo enorme ma che ripaga, perchè la nostra clientela ormai lo percepisce come valore. L’intero staff ha acquisito grazie ad appositi percorsi formativi questo know how e siamo fra le pochissime realtà italiane in questo settore che hanno un responsabile marketing & comunicazione all’interno dell’organizzazione. Non un agente immobiliare mutuato al marketing, ma un professionista con specifiche competenze di strategie digitali”.

Immaginiamo che lavorare in Arca Real Estate per un consulente immobiliare possa essere davvero molto stimolante. Creare le migliori condizioni possibili affinchè ci si possa concentrare esclusivamente sul coccolare il proprio cliente.
Ed il cliente ringrazia, perchè non solo ha un servizio, ma soprattutto lo percepisce.

Ed il modello di business della vostra agenzia immobiliare quanto è diverso rispetto ai canoni comuni?
Quali sono le caratteristiche distintive dal vostro concorrente di zona? Lasciate un commento e discutiamone.


Fonti:

  1. ANCE.it
  2. Il mercato residenziale italiano: le tasse possono gelare i primi germogli di risveglio – Centro Studi ANCE
  3. La mappa delle case in vendita in Italia: più di 540 mila in cerca di acquirenti – Il Sole 24 Ore
  4. Mattone ti odio. Ecco i 6 motivi per i quali è finito l’amore tra gli italiani e la casa – Il Sole 24 Ore

 

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Bollettino Trend Immobiliare 2011

Portaliimmobiliari.net, come punto informativo super partes, sul mondo dei portali immobiliari, vuole fare della trasparenza il suo cardine; sulla base di questo obiettivo primario, abbiamo deciso di realizzare una rubrica dedicata allo studio e all’analisi dell’andamento in termini flusso web dei principali portali immobiliari.

Strumento principale sul quale poggeranno le diverse analisi sarà l’applicazione messa a disposizione da google, che consente di monitore il traffico sui siti d’interesse.

Google Trends combina, infatti, informazioni derivanti da diverse fonti come i dati aggregati di ricerca di Google, i dati di Google Analytics, e le ricerche di mercato, per restituire in tempi reali una fotografia dell’attuale andamento dei diversi siti, in termini di visibilità.
Nella nostra analisi abbiamo considerato: casa.it, immobiliare.it, idealista.it, attico.it e cambiocasa.it, che sono stati selezionati sulla base del maggior traffico generato nel 2011 rispetto ad altri siti, sia considerando i dati della visibilità proventi da ricerche nazionali che internazionali.
Naturalmente vogliamo precisare che gli studi e le scelte fatte non rappresentano in alcun modo un giudizio in termini qualitativi, ne tanto meno in termini di efficacia nei confronti degli altri portali non inclusi nelle nostre statistiche perché generatori di traffico in misura minore rispetto a questi cinque.

Sappiamo infatti, che ogni singola realtà immobiliare crea il proprio ventaglio di portali sui quali pubblicare gli annunci mediante la scelta di siti che forniscono maggiori risultati per la specifica zona in cui si trovano ad operare, indipendentemente dai dati forniti dalle statistiche nazionali.
In occasione della chiusura di questo anno, riportiamo in via eccezionale, il grafico relativo all’andamento dei cinque portali, in tutto il 2011; da gennaio 2012, nella sezione “Analisi e Statistiche di Settore”del blog, verrà pubblicato ogni mese, un aggiornamento in tempo reale del traffico di questi siti, analizzando di mese in mese i cambiamenti intervenuti, con uno sguardo anche ai nuovi interventi ed evoluzioni realizzati dai portali stessi, che possono avere generato delle variazioni.
Forniremo inoltre delle analisi, nel corso dell’anno, che vedranno in prima linea l’andamento dei maggiori portali, in termini di ritorno e di incrementi di visibilità per l’agenzia.

Fonti:
Redazione Portaliimmobiliari.net
Google Trends