Apr 2, 2012 | News Immobiliari
Imu è ormai diventata la parola più odiata dalle famiglie italiane. la nuova tassa sugli immobili comporterà un aumento notevole rispetto alla vecchia ici e graverà non poco sulle tartassate tasche degli italiani. ma quale potranno essere gli effetti diretti ed indiretti dell’introduzione dell’imu sul mercato immobiliare italiano? lo abbiamo chiesto all’Avvocato Gabriele Bruyère presidente nazionale dell’uppi (unione piccoli proprietari immobiliari), una delle categorie maggiormente colpite dalla nuova tassa sulla proprietà immobiliare
Domanda: che pensano i piccoli proprietari dell’imu?
Risposta: la nuova tassa è deleteria per i piccoli proprietari, dato che comporta aumenti superiori anche al 60% rispetto alla vecchia ici. ancora una volta si cerca di risolvere il problema dell’italia colpendo la proprietà
D: Il decreto sull’imu nel suo iter parlamentare è oggetto di una pioggia di emendamenti, qual’è la proposta dell’uppi?
R: Abbiamo già presentato la nostra proposta al governo e alla commissione bilancio e finanze del senato, ma non abbiamo ottenuto risposta. la soluzione per l’uppi è semplice: la detassazione sulle prime case e sui contratti a canone corcordato
D: Potrebbero esserci delle ripercussioni nel settore degli affitti?
R: Se il governo non introdurrà una detassazione per i contratti a canone concordato (quello maggiormente colpito dall’aumento dell’imu) la naturale conseguenza sarà un aumento del canone d’affitto per i locatari. i proprietari non avranno nessuna ragione di stipulare un contratto di questo tipo e privilegeranno il contratto libero per amortizzare i costi dell’imu
D: E la compravendita degli immobili sarà penalizzata dalla nuova tassa?
R: L’introduzione della tassa sulla proprietà immobiliare avrà sicuramente ripercussioni negative sul mercato della compravendita immobiliare. i proprietari che non potranno far fronte alla nuova tassa saranno costretti a vendere i propri immobili. questo comporterà un aumento dell’offerta e un conseguente abbassamento dei prezzi e svalutazione delle case, anche perché all’aumento dell’offerta non farà seguito un aumento della domanda di case. sarà un effetto domino che metterà in crisi anche il settore dell’edilizia, un comparto fondamentale per l’economia italiana. nessuno investirà nella costruzione di case che non si vendono
D: L’uppi promuoverà a breve una manifestazione contro l’imu
R: Abbiamo organizzato una manifestazione generale per il 20 di aprile durante la quale consegneremo tre lettere alle massime cariche dello stato: il presidente del consiglio monti, il presidente della repubblica napolitano e il presidente del senato schifani. le lettere conterranno le nostre proposte per rendere più equa la nuova tassa sugli immobili. il nome della manifestazione racchiude in sé il messaggio che vogliamo trasmettere: immuniziamoci
Fonte: http://www.idealista.it/
Apr 2, 2012 | News Immobiliari
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Fonte: http://www.condivisioneimmobiliare.it/
Apr 2, 2012 | News Immobiliari
Osserva Fiaip che le politiche abitative da parte delle Amministrazioni locali sembrano assolutamente inefficaci. Le amministrazioni Comunali continuano imperterrite a deliberare piani di edilizia agevolata, immettendo sul mercato nuove abitazioni, incuranti del fatto che le imprese edili del nostro Paese hanno in “magazzino” un milione e duecentomila immobili, invenduti, di nuova costruzione
Audizione informale, il 27 marzo 2012, dei rappresentanti della Fiaip presso la Commissione VIII Ambiente e Territorio della Camera dei Deputati nell’ambito delle misure per promuovere l’accesso all’abitazione.
Ne dà conto la Fiaip con un comunicato che riportiamo di seguito.
«La Federazione Italiana Agenti Immobiliari Professionali, rappresentata dal Presidente Nazionale Paolo Righi, e dal Vice Presidente Nazionale Vicario Franco D’Onofrio è stata audita dai componenti della Commissione VIII della Camera dei Deputati, presieduta dall’On. Angelo Alessandri sulle misure perpromuovere l’accesso all’abitazione, ed ha avanzato una serie di proposte per la liberalizzazione del mercato dell’affitto e la diminuzione dell’invenduto attraverso l’intervento di imprese private, Comuni e Istituti di credito.
La Fiaip ha sottolineato come per favorire l’accesso all’abitazione delle famiglie si rende oggi necessario poter consentire canoni sostenibili per gli inquilini e ritorni economici sull’investimento immobiliare altrettanto remunerativi per i proprietari immobiliari.
Il tema della tassazione della proprietà non è perciò secondario. “Fiaip, per andare incontro ai cittadini, ha proposto nel corso dell’Audizione alla Camera dei Deputati un’esenzione dall’I.M.U. per le giovani coppie sotto i 35 anni, che sono già costrette a pagare le rate del mutuo”, ha dichiarato il Presidente Nazionale Fiaip Paolo Righi, il quale illustrando la sua relazione ai parlamentari ha voluto fare anche un confronto tra la normativa italiana e quella estera: “Negli altri Paesi esiste una tassazione sulle rendite reali degli immobili, mentre in Italia ci si basa su coefficienti che si alzano in base alle richieste di tasse. Il patrimonio immobiliare delle famiglie Italiane non deve essere usato come un bancomat, a cui lo Stato possa attingere in continuazione. L’eventuale introduzione di una tassa patrimoniale – continua Righi – allontanerebbe ulteriormente gli investitori, che opterebbero per investimenti all’estero, come in Germania, dove è garantito oggi un ottimo ritorno sull’investimento”.
Nell’ultimo trimestre del 2011 e ancora nel primo bimestre del 2012, secondo la Fiaip, sono aumentati gli investimenti immobiliari da parte degli investitori italiani in Germania. Il Governo tedesco tassa gli investimenti immobiliari sulla rendita prodotta ed infatti il ritorno medio sugli investimenti immobiliari in Germania è pari al 5,3% circa; mentre nel nostro Paese calcolando l’applicazione massima dell’aliquota I.M.U. da parte dei Comuni, corrisponde mediamente al 2,8 % e ciò provoca una forte incertezza negli investitori italiani ed esteri con conseguenze dirette sugli acquisti immobiliari effettuati in Italia.
In Italia, inoltre, vista la presenza sul mercato immobiliare di un stock di abitazione molto superiore alle richieste del mercato, stimata dal Centro Studi Fiaip in circa un milione e duecentomila unità immobiliari invendutenegli 8.092 Comuni italiani, la FIAIP ha proposto la liberalizzazione del mercato delle locazioni, oltre al fatto che contestualmente i redditi da locazione possano essere completamente assoggettati ad aliquota fissa e non cumulabili con gli altri redditi ed ha auspicato che si mantengano lesanzioni già previste per gli affitti in nero stabiliti nella Cedolare Secca (art. 3 D.lgs.n. 23/11), con l’aggravio del reato penale.
Fiaip nel corso dell’Audizione odierna ha auspicato che il contratto di locazione possa diventare “titolo esecutivo”, affinché al termine del contratto di locazione sia disposta l’immediata esecuzione dello sfratto, e le parti possano stabilire liberamente la durata della locazione. Ad una maggior durata del contratto di locazione dovrebbe corrispondere un minor carico fiscale sul proprietario e per gli inquilini la possibilità di detrarre il canone di locazione dai redditi.
Nella relazione depositata da Fiaip al termine dell’Audizione alla Camera dei Deputati si legge come : “In questo contesto, le politiche abitative fin qui poste in essere da parte delle Amministrazioni locali, sembrano assolutamente inefficaci. Le amministrazioni Comunali continuano imperterrite a deliberare piani di edilizia agevolata, immettendo sul mercato nuove abitazioni, incuranti del fatto che le imprese edili del nostro Paese hanno in “magazzino” un milione e duecentomila immobili, invenduti, di nuova costruzione”.
“Se la situazione non cambierà – dichiara il Presidente Fiaip Paolo Righi – nei prossimi anni aumenterà a dismisura la cementificazione del nostro Paese, con un aggravio di spese assolutamente improponibile per i bilanci dei Comuni. Bilanci che naturalmente dovranno essere ripianati con l’applicazione dell’aliquota massima dell’I.M.U., con un aggravio di costi pesantissimo per i proprietari, i quali a loro volta dovranno riversare tali costi sugli inquilini”.
Fiaip ritiene, infine, che un accordo tra Istituti di credito, Comuni e imprese private, possa liberare risorse che le banche potranno reimpiegare per finanziare nuove attività e per ridare credito ai bilanci delle famiglie Italiane.
“Il capitale finanziario che le banche hanno in questo momento immobilizzato a causa dell’invenduto corrisponde a circa cinquanta miliardi di Euro – ha sostenuto il Presidente Fiaip Paolo Righi nella sua relazione – e questi capitali saranno bloccati ancora per molto tempo, non permettendo agli Istituti, il loro impiego. Nel contempo, le Amministrazioni continuano ad investire risorse e a dissipare nuovi territori, con nuove costruzioni che oggi non servono».
Fonte: http://www.quotidianocasa.it/
Mar 28, 2012 | Comunicato blog
Analizzando la maggior parte dei portali immobiliari, abbiamo notato che non sono molti quelli che ad oggi hanno come target esclusivo, per la pubblicazione degli immobili, gli agenti immobiliari, (citiamo ad esempio: benimmobiliari.it, livellocasa.it, nikos.it, …), mentre la grande maggioranza degli stessi apre le porte a entrambi i canali.

Esempi di un nuovo interesse da parte di alcuni portali verso il privato, ci provengono dagli ultimi spot commerciali; Immobiliare.it, nel suo promo, ad esempio, evidenzia la disponibilità di inserire offerte di case anche da parte dei privati, resa ancora più palese questa volontà ed opportunità, nella schermata di offerte che si vede nel video, dove compaiono prima le offerte dei privati poi quelle delle agenzie.
Anche Idealista pone uno sguardo sui privati nel suo spot, (“migliaia di annunci gratuiti di privati” ), giustificato in parte però dall’identità del portale che era nato sia per i privati che per le agenzie; Casa.it, riserva un servizio di pubblicazione ai privati, ma a differenza di altri, lo fornisce a pagamento, come ben specificato nel sito stesso, dove sono riportati anche i costi e le modalità di pubblicazione.
Come blog che fa informazione sul mondo dei portali immobiliari, abbiamo ricevuto già dai primi giorni del lancio, numero richieste da parte di portali immobiliari dedicati ai privati, di poter essere pubblicizzati nel nostro network, ma abbiamo scelto di non includerli; non per un giudizio di merito nei confronti di questi siti, ma solo perché il motivo fondante del blog è quello di rivolgerci alle agenzie immobiliari, supportando e informando gli agenti sulle opportunità loro rivolte nel Web.
Analizzando il mercato, grazie anche alla nostra attività di software house come Soluzione Portali che ci offre un punto di vista in prima linea su cosa sta accadendo nel Web immobiliare, abbiamo seguito fino dall’inizio i primi segni dell’ incremento di interesse verso il privato, non solo come utente che è alla ricerca di una soluzione abitativa, ma come di promotore di sé stesso nel momento di vendere la propria casa.
Abbiamo visto cambiare il rapporto percentuale delle vendite concluse tra agenzia e privato, rispetto a quelle tra privato e privato, assistendo ad un ribaltamento delle proporzioni a favore della seconda tipologia.
In un mondo dove, grazie all’avvento del Web, i confini sono stati eliminati, la conoscenza degli atti e della burocrazia non è più appannaggio esclusivo dell’agente immobiliare, ma sembra essere reperibile anche da chi agente non è, ha portato all’intensificarsi di occasioni in cui i privati cercano di portare a conclusione operazioni immobiliari senza senza affidarsi a professionisti del settore.
Chiaramente come punto di informazione super partes sul mondo dei portali, non vogliamo emettere alcun tipo di giudizio su questi cambiamenti che stanno attraversando il Web, ma desideriamo semplicemente fotografare in maniera più oggettiva possibile, la situazione attuale e riportare i diversi segnali verso le future evoluzioni, di questo articolato e variegato settore.
Fonte: Redazione Portaliimmobiliari.net
Mar 26, 2012 | News Immobiliari
In un quadro di perdurante debolezza i dati a consuntivo del 2011 evidenziano un’insospettabile capacità di tenuta del mercato immobiliare. Non pare fuori luogo ritenere che i livelli raggiunti rappresentino una soglia di resistenza sotto la quale, anche in condizioni critiche, il settore fatichi a scendere. Una sorta di nocciolo duro difficile da scalfire.
Le esigenze di assorbimento degli eccessi di produzione, da una parte, e di efficiente movimentazione dall’altra, mal si conciliano con un mercato attestato ormai da oltre un triennio sui livelli minimi. Il nostro Paese continua, infatti, a risultare piuttosto marginale nella ripartizione degli investimenti a livello continentale, denotando limiti che vanno ben oltre la crisi innescata dai timori di insostenibilità del debito pubblico. L’inadeguatezza qualitativa di gran parte dell’offerta, l’instabilità normativa e l’eccesso di burocrazia sono i principali fattori che, associati all’opacità dal punto di vista informativo, relegano l’Italia stabilmente su posizioni di retroguardia.
In tale contesto, l’imponente “magazzino” delle imprese non solo mette a repentaglio la sopravvivenza di parte di esse, ma necessariamente deprime le prospettive di ulteriore attività a medio termine.
Il fallimento della scommessa di una ripresa in tempi brevi, favorita dagli effimeri segnali positivi registrati nella prima parte del 2011, ha indotto molte realtà ad aggrapparsi a valutazioni che il mercato non era più disposto a riconoscere, creando le condizioni per l’attuale illiquidità. La trappola di aspettative illusorie ha impedito l’adozione di strategie adattive, che avrebbero probabilmente creato le condizioni per una graduale ripartenza, senza che si rendessero necessari passaggi traumatici. Come già accadde alla fine degli anni ’90, si prospetta, dunque, una fase in cui la movimentazione di interi portafogli o addirittura di veicoli favorirà la riduzione delle distanze tra domanda e offerta, ponendo basi più congrue su cui poggiare le ambizioni di rilancio.
Nelle 13 città intermedie, rappresentative dell’aggregato dei mercati secondari, il quadro congiunturale riferito al 2011 e ai primi mesi del 2012 si conferma negativo.
Anche i tempi medi di vendita e locazione si sono ulteriormente dilatati e, a fronte di un’offerta crescente e disposta a rivedere al ribasso il prezzo richiesto, è la domanda che, indebolita dalla congiuntura economica generale, fa valere una ridotta capacità di spesa e con aspettative divergenti rispetto alla controparte.
Nonostante il quadro negativo espresso da tutti gli indicatori del mercato i prezzi fanno registrare oscillazioni negative contenute confermando, anche per i mercati periferici, il fattore di rigidità. Nella media dei mercati monitorati i prezzi subiscono una variazione annua nominale pari a -1,9% per le abitazioni nuove, a -2,2% per quelle usate, a -1,9% per i negozi, a -2,3% per gli uffici, a -1,7% per i box e garage e a -4,6% per i capannoni industriali.
Da segnalare che, dopo un 2010 contrassegnato da un allentamento della flessione dei prezzi per tutte le tipologie, nel 2011 è cresciuta nuovamente l’intensità del calo. Se un anno fa la dinamica di questo indicatore era stata interpretata come tendenza dei prezzi a stabilizzarsi, a consuntivo dell’anno trascorso questa interpretazione viene smentita da un’accentuazione della flessione.
Gli sconti mediamente praticati sul prezzo richiesto, dal 2008 sono progressivamente cresciuti, raggiungendo livelli piuttosto elevati e, in media, più alti di quelli registrati nei 13 maggiori mercati italiani.
Luca Dondi, responsabile dell’Ufficio Studi, conclude: Le quasi 600 mila transazioni residenziali sul versante al dettaglio e i circa 4,3 miliardi di investimenti su quello corporate rappresentano, infatti, livelli superiori alle attese. Se non vi sono dubbi che i risultati dell’anno appena conclusosi vadano interpretati come un segnale tutto sommato positivo, in ragione del fondato rischio di un tracollo ben peggiore, è altrettanto evidente rappresentino un ammontare troppo esiguo per un settore che si era strutturato pianificando un turnover di gran lunga superiore.
Fonte: http://www.blogagenzieimmobiliari.it/