Mar 12, 2012 | News Immobiliari
Diamo evidenza ad un’analisi interessante che viene dal Gruppo Tecnocasa, analisi che riguarda le caratteristiche socio-demografiche di coloro che accedono ad un mutuo. Dati utili a chi fa l’agente immobiliare, in quanto dipingono un profilo reale di mutuatario.
L’indagine parte dai dati forniti dalle agenzie affiliate del settore creditizio di tutta Italia che, attraverso una piattaforma informatica, pervengono all’Ufficio Studi del Gruppo Tecnocasa.
E’ stato considerato un campione di circa 10.000 mutui erogati in Italia nel corso dell’anno 2011 (di questi circa 4.900 erogati nel secondo semestre).
L’anno 2011 ha mostrato un mercato del finanziamento alla famiglia per l’acquisto dell’abitazione a due velocità: il primo semestre ha sostanzialmente retto il passo del 2010, anche se ha dato un lieve segnale di rallentamento dei volumi erogati, -3%; la seconda parte d’anno registra invece un calo a doppia cifra, in base ai dati Bankitalia relativi al terzo trimestre 2011, rispetto al terzo trimestre 2010 infatti il calo è stato pari a -16%, considerando la diminuzione della domanda di mutui ipotecari nel terzo trimestre 2011, le aspettative di erogato per il quarto trimestre 2011 sono all’insegna di un ulteriore calo di mercato. Sarà necessario attendere i dati di chiusura 2011 che verranno resi noti intorno alla metà di Aprile, e che daranno una misurazione definitiva alle sensazioni di mercato.
Nel 2011 le operazioni realizzate attraverso le reti di mediazione Kiron ed Epicas hanno evidenziato nel 75% dei casi un mutuatario di sesso maschile, mentre la componente femminile si attesta al restante 25% del campione.
Sia nel secondo semestre che nell’intero 2011 l’età media di chi ha sottoscritto un mutuo ipotecario in Italia è di39 anni.
Ulteriore indice che andiamo ad analizzare nell’identikit socio-demografico è quello relativo alla tipologia di professione del “mutuatario tipo”. Le professioni vengono accorpate come segue:
– Dipendente a tempo indeterminato
– Dipendente a tempo determinato
– Lavoratore autonomo
– Libero professionista
– Pensionato
– Altro
Il quadro generale che ne emerge è il seguente: più di 8 mutuatari su 10 sono dei lavoratori a “posto fisso”, che hanno quindi un contratto di lavoro a tempo indeterminato. Se aggiungiamo poi anche la quota di pensionati, vediamo che saliamo ad oltre l’87% del campione. Il dato è rilevante in un ottica che vede il rimanente 13% del campione di competenza di un mercato del lavoro cosiddetto “flessibile” (partite iva, i professionisti, i lavoratori con contratto di lavoro da dipendente ma a tempo determinato).
Fonte: http://www.blogagenzieimmobiliari.it/
Mar 12, 2012 | News Immobiliari
L’inquadramento di un collaboratore all’interno della propria agenzia immobiliare è un passo importante e inevitabile. Giova prima di tutto ricordare che tutti devono essere dotati di patentino immobiliare, ad eccezione della segretaria, che coordina il lavoro altrui.
I due modi principali per inquadrare persone all’interno di un negozio immobiliare risultano essere due:
-co.co.pro
-partiva IVA
Il co.co.pro è il “contratto di collaborazione a progetto”, introdotto nel 2003 dalla legge Biagi (d.lgs. 276/2003). Secondo il sito “Area Lavoro”, I co.co.pro. definiscono il lavoratore non come un dipendente, ma un collaboratore autonomo. L’attività svolta dal collaboratore, infatti, deve essere legata alla realizzazione di un progetto (o programma di lavoro, o fasi di esso).
I contratti di lavoro a progetto devono avere la forma scritta (al contrario delle co.co.co.) e devono definire:
-la durata determinata o determinabile del progetto;
-il contenuto del progetto o programma di lavoro (o delle fasi di esso);
-il corrispettivo (e i criteri per determinarlo);
-i tempi e le modalità del pagamento;
-la disciplina dei rimborsi spese;
-le modalità del coordinamento con il committente relative all’esecuzione, anche temporale della prestazione lavorativa;
-le eventuali misure per la tutela e la sicurezza del collaboratore a progetto.
Il contratto a progetto è la forma più usata nel disciplinare i collaboratori delle agenzie immobiliari, ma dovrebbe essere limitata ai periodi iniziali di collaborazione e al compimento, come si dice qui sopra, di un progetto.
L’altra forma è l’apertura della Partita IVA. A questo regime è possibile collegare il cosiddetto “regime dei contribuenti minimi”, a cui si accede se sussistono le seguenti due condizioni:
– accessibilità solo per cinque periodi d’imposta, ad eccezione dei contribuenti che non hanno compiuto 35 anni
-applicazione di un imposta sostitutiva irpef e relative addizionali del 5% anziché del 20%
Questo regime prevede anche l’esenzione IVA e il non obbligo di tenere scritture contabili.
Ricordiamo che è bene consultare sempre un consulente commercialista e del lavoro prima di prendere qualsivoglia decisione.
Fonte: http://www.blogagenzieimmobiliari.it/
Mar 12, 2012 | News Immobiliari
Sebbene la seconda ondata di liquidità della bce abbia rassicurato gli istituti di credito italiani, gli spread continuano a lievitare anche oltre il 5%. la moratoria abi-consumatori è l’unica ancora di salvezza per i consumatori in difficoltà
Chi ha intenzione di accendere un mutuo farebbe meglio ad attendere tempi migliori. Gli spread applicati dalle banche non accennano infatti a ridursi, al contrario. nonostante il secondo maxiprestito concesso agli istituti europei dalla bce lo scorso 29 febbraio, gli spread sono nuovamente “al galoppo”, e attualmente vanno da un minimo del 3% e un massimo che supera il 5%.in confronto agli spread di circa sei mesi fa, si tratta di valori più che raddoppiati.
I livelli esorbitanti degli spread non sono l’unico ostacolo all’accesso al credito: bisogna infatti mettere in conto anche le condizioni molto restrittive imposte dalle banche, soprattutto per i nuovi clienti
Chi nonostante le difficoltà fosse deciso a ottenere un prestito ipotecario, deve prestare molta attenzione al possibile rialzo dei tassi in futuro: se in questo momento il tasso euribor, cui è indicizzata la gran parte dei mutui variabili, è infatti ai minimi, attestandosi in questi giorni intorno allo 0,50% (euribor 1 mese 360 in data 8 marzo 2012), è molto probabile che nei prossimi mesi tornerà a salire. Se così fosse, chi ha sottoscritto un mutuo a tasso variabile potrebbe ritrovarsi a pagare una rata decisamente più onerosa di quella attuale: su un prestito ventennale da 100 mila euro, se l’euribor salisse sino al 3%, per esempio, la rata mensile potrebbe aumentare di circa 150 euro, mentre, in caso di mutui trentennali, l’incremento sarebbe di 160 euro
Per chi ha già sottoscritto un mutuo e si trova in difficoltà con il rimborso delle rate, una buona soluzione è rappresentata dalla moratoria sulle rate prevista da abi e consumatori, che è stata prorogata sino al 31 luglio 2012. Grazie a questo accordo è possibile ottenere la sospensione del pagamento delle rate del mutuo per un anno. il termine massimo entro il quale si devono verificare gli eventi che possono permettere la sospensione è il 30 giugno 2012
Fonte: http://www.idealista.it/news/
Mar 6, 2012 | Comunicato blog
Uno degli elementi principali che ha portato alla nascita del blog Portaliimmobiliari.net è quello di voler fornire agli utenti (gli agenti immobiliari in primis) il maggior numero di informazioni possibili sui portali.
In questa ottica, abbiamo deciso di concepire in maniera più fruibile ed efficace per gli utenti , la sezione Censimento portali, che sarà aggiornata durante la prossima settimana, con l’obiettivo di mettere in evidenza le informazioni più importanti che vengono solitamente richieste ai portali.
Per ogni portale censito verranno riportati (chiaramente se concessi dal portale o perché di pubblico dominio), in primis i contatti (mail e/o numero telefonico) e le caratteristiche che li contraddistinguono:
- La tipologia di portale: gratuito e/o a pagamento
- Una breve presentazione del portale
- La tipologia di utente che può pubblicare le inserzioni: agenzie e/o privati
- La tipologia di richieste che arrivano alle agenzie: specifiche e/o generiche
- I dati dell’agenzia che vengono pubblicati e di conseguenza come è visualizzato il profilo della stessa nei confronti dei visitatori
- La disponibilità dell’app del portale
- Le statistiche: ovvero i dati di Analytics (o eventuali altri rilevatori di traffico)
Il blog vive e si alimenta grazie anche alla collaborazione da parte dei portali, che in questi primi mesi dal lancio si è dimostrata molto attiva e interessata.
In più step, diversi lettori del blog, ci hanno evidenziato che nello loro scelte, un certo peso è determinato dalla possibilità di conoscere i dati di Analytics dei portali; tramite Google Analytics, il servizio gratuito di Google, è possibile infatti visualizzare ed analizzare le dettagliate statistiche sui visitatori di un sito web. Sul sito è possibile monitorare i visitatori provenienti da tutte le fonti, siano essi motori di ricerca, siti referer o campagne a pagamento.
Abbiamo colto con piacere il suggerimento e rivolgiamo la richiesta ai portali, invitandoli a fornirci i loro dati che verranno inclusi nella sezione statistiche della loro scheda nel censimento e verrà fornita maggiore evidenza agli stessi assegnando loro una stellina d’oro.
Vogliamo sottolineare che nessun giudizio di merito verrà fatto nei confronti dei portali, ma verranno solo messi in rilievo quelli che in piena trasparenza hanno voluto condividere con il pubblico il loro traffico.
E ora lasciamo la parola ai portali…inviate dati, presentazioni, elementi caratteristici del vostro servizio a info@portaliimmobiliari.net e provvederemo ad aggiornare le vostre schede!
Fonte: Redazione Portaliimmobiliari.it
Mar 6, 2012 | Comunicato blog
“Io lavoro solo con le richieste specifiche, quelle generiche le cestino direttamente…”
“Riesco ad avere maggiore successo con le specifiche, ma anche le generiche sono utili in questo momento per farmi conoscere….”
“Vorrei contatti più qualificati che mi facciano perdere il minor tempo possibile…”

Le frasi sopra riportate sono solo una breve ricostruzione di pensieri e confronti che avvengono tra gli agenti immobiliari, che quotidianamente si trovano a doversi districare tra numerose modalità di gestione dei contatti, per trovare le strade più adatte alle diverse richieste.
Abbiamo voluto quindi indagare e capire nello specifico la resa, per i diretti interessati, delle due diverse categorie di richieste e abbiamo chiesto ai lettori del blog:
In percentuale, quanti dei tuoi affari sono conclusi tramite richieste specifiche e quanti tramite richieste generiche che arrivano dai portali?
Il sondaggio, durato 15 giorni, ha visto, alla chiusura, 2 risposte a pari merito;
infatti, sia la risposta
75% specifiche e 25% generiche
che la risposta
100% specifiche e 0% generiche
hanno raggiunto il 35% dei votanti, palesando un forte accentramento nelle potenzialità di generare chiusure da parte delle richieste specifiche.
Dato da evidenziare, perché fuori dal coro, il 20% (ossia 1/5) dei votanti ha ammesso di aver chiuso diversi affari, avvalendosi in maggior parte delle richieste generiche e solo in minoranza di quelle specifiche.
Se il contatto specifico consente all’agente di partire leggermente “avvantaggiato”, in quanto espressione già di un primo e chiaro interesse da parte del possibile cliente verso una specifico immobile, un contatto generico consente solo di avere una vaga idea della tipologia di immobile richieste, ma nessun altra informazione viene fornita all’agenzia, per consentirle di qualificare la proposta da fare.
Se il contatto specifico, avendo espressamente lasciato i dati all’agenzia, compilando, ad esempio il form apposito accanto all’annuncio visto, per essere contattato in merito all’immobile, attende un recall o una mail diretta, il contatto generico in diversi casi, non è del tutto consapevole di aver inviato alle agenzie della zona una richiesta e si trova contattato non da una agenzia, bensì da diverse, che possono avere delle soluzioni idonee alla sua ricerca, ma con il rischio per l’agenzia, di essere la decima della giornata che lo chiama e quindi non avere esito positivo nel fissare un appuntamento.
Se il contatto specifico richiede meno tempo per fissare un appuntamento per la visita dell’immobile..in teoria sa già quale immobile vuole vedere, il contatto generico, per essere inserito in database come possibile cliente, richiede notevoli sforzi da parte dell’agente, che deve in pochi secondi distinguersi dai propri colleghi, catturare l’attenzione dell’utente, carpire il reale interesse e farsi ascoltare, convincendolo per un incontro…psicologia, strategia militare, strumenti avanzati di marketing e non solo, vanno a comporre il kit dell’agente che si prepara a contattare un utente generico.
Alla luce di tutto questo, sono chiari i motivi che probabilmente hanno fatto propendere le agenzie, nella risposta al sondaggio, notevolmente verso i contatti specifici come fonte maggiore di compravendite e/o locazioni andate a buon fine.
E’ diverso il rapporto che si crea fin dalla nascita con l’utente, contattato su richiesta partita da lui direttamente; è elevato, nella maggior parte dei casi, il tasso di abbandono, per difficoltà di reperimento, per rifiuto dell’utente al contatto dell’agenzia, per ( e gli agenti lo sanno), in molti casi richieste paradossali o incoerenti da parte del contatto generico.
Sentiamo cosa ne pensano a tal proposito gli agenti immobiliari…
Fonte: Redazione Portaliimmobiliari.net