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Finalmente usciti dal paleolitico digitale immobiliare

Sono  passati ormai quasi 5 anni dall’ uscita del mio primo post su questo blog, e mi rendo conto che l’analfabetismo digitale è finito, anche se talvolta ancora si confonde essere su un Social con conoscenze software.

E’ vero, è tutto finito: ora è chiaro che l’agente immobiliare si è trasformato in INFOMEDIARIO.

Ne parlavo in un articolo del 2010 e la domanda sorge spontanea: il lavoro di Agente Immobiliare si è complicato o si è semplificato ?

A mio modo di vedere, si direbbe piuttosto che ha subito una trasformazione rendendo il tutto più articolato e complesso.

Le conoscenze e le competenze digitali non sono più sufficienti per primeggiare in questo settore, ci vogliono infatti tanto tempo e passione.

Passione… Noi Agenti Immobiliari ne abbiamo sempre avuta, il tempo però comincia ad essere limitato: la struttura media delle Agenzie Immobiliari è costituita mediamente da una persona (one man company) o da un paio di soci e  le segretarie sono sparite.

Il Vero danno non è il fatto che nel tempo ci abbiano declassato, che le banche abbiano iniziato a fare concorrenza, che la transazione media sia diminuita e di conseguenza dimezzate le provvigioni;  il vero danno è che a causa di internet il cliente medio si è allontanato e la disintermediazione è aumentata.

Si può essere positivi, alla luce di tutto ciò?

Si. Basta aver chiaro che da soli non si può fare tutto: le competenze di chi utilizza Internet quotidianamente non sono e non saranno alla portata di tutti quanti per ancora parecchi anni; per cui bisogna sedersi, ragionare, analizzare il mercato e capire dove si sono nascosti i clienti.

Nel 2005 era semplice: sapevamo che i potenziali acquirenti erano recuperabili facendo promozione nel free press locale, oggi  è necessario avere una bussola web per scovarli, e credetemi che non è facile: da un sondaggio di questo blog  si deduce che nel 2012 l’Agente Immobiliare medio non aveva la minima idea che Facebook sarebbe potuto diventare un punto di riferimento per la sua promozione on line. In quell’anno il Social Network festeggiava il Miliardo di utenti e 21 milioni in Italia.

Oggi gli utenti Italiani sono solo 27 Milioni appena 6 milioni in più, mentre nel mondo sono diventati 1.5 miliardi.

Ma cosa è cambiato?

Tutto: Internet non è più il miscuglio di piattaforme ludiche e frivole degli anni passati, ora è diventata una risorsa  fondamentale nel sistema. Ma l’agente Immobiliare sa cogliere tutti i vantaggi di questi nuovi mezzi?

Quello che posso consigliare è avere tutte le competenze del caso per saper  scegliere e definire un esperto che possa in qualche modo fare ciò  che voi non avete più il tempo di fare: cercare e trovare con efficacia i vostri clienti… sparsi nel web.

Il giorno 12/11/2015 presenteremo un webinar che tratterà tematiche importanti per il settore e per il momento storico che sta affrontando: per capire il presente parleremo del passato, presenteremo idee e software digitali mai commercializzati,  capiremo insieme se si sono evoluti i Portali Immobiliari, racconteremo delle possibili evoluzioni del mercato immobiliare nel 2020, ma soprattutto ci confronteremo con gli Agenti Immobiliari tramite un sondaggio costante, l’obiettivo sarà quello di scrivere insieme una nuova pagina del Mercato digitale Immobiliare.

Vi aspetto numerosi insieme al mio compagno di avventura Srdjan Perkic.

Fiducioso di un vostro riscontro positivo.

Francesco Beraldo

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Arca Real Estate: quando il cliente è al centro

“Case che accolgono persone” è lo slogan di Arca Real Estate, agenzia immobiliare di Arcore che opera in Brianza e Milano, facente parte del gruppo RE/MAX.

Arca Real Estate

 

Sono anni che ne parliamo e lo scriviamo su questo blog:
“l’agente immobiliare deve acquisire un approccio diverso al mercato”.
I modelli di business e le dinamiche del mercato sono radicalmente cambiate rispetto agli anni d’oro culminati nel 2006 con quasi 870 mila transazioni per attestarsi oggi intorno alla metà di transazioni immobiliari rispetto a quei valori record.

compravendite residenziali 2014

In questo GAP di oltre 400 mila transazioni si annidano importanti considerazioni:

  1. i proprietari immobiliari italiani sono l’82%: + 12% dal 1990. Quindi un mercato saturo.
  2. 13% il numero individui nella soglia di povertà che non possono acquistare una casa.
    (nei “tempi d’oro” il dato si attestava al  5%)
  3. Blocco del boom demografico degli anni 2000 dove si registravano 300 mila nuovi nuclei familiari l’anno
  4. Blocco della domanda mercato di sostituzione di famiglie già proprietarie della prima casa

Potremmo aggiungere altre variabili come la stretta creditizia che oggi comincia un po’ ad allentarsi; il differenziale fra titoli di Stato e investimento immobiliare.
Ma abbiamo già abbastanza elementi per portare all’attenzione che gli stock immobiliari presenti sul mercato oggi sono superiori alla domanda assorbile, pertanto gran parte del patrimonio immobiliare oggi in vendita non ha mercato!
Ed il problema non è il prezzo. Semplicemente non è vendibile!

Dovrebbero essere elementi sufficienti per comprendere come per gli operatori immobiliari sia necessario mettere al centro dei processi le persone e non l’immobile.

Passaggio dalla centralità dell’immobile alla centralità del cliente:
detta così sembra una banalità, solo una disquisizione di termini. Invece c’è dietro un cambiamento culturale enorme che tanti professionisti oggi non riescono a cogliere e ad adattarsi riducendosi solo a chiedere le migliori condizioni economiche dal portale immobiliare leader di turno.

Roberto Ciliberti - Remax Arcore e MilanoNon è il caso di Arca Real Estate,
anzi riportiamo questo caso di successo di cambiamento culturale tradotto poi sul business quotidiano.
Un processo iniziato già nella testa di Roberto Ciliberti (nell’immagine a sinistra) e Paola Montagna oltre 2 anni fa.
Da lì è iniziato un processo di formazione continuo al fine di acquisire know how necessario per effettuare scelte strategiche importanti. Perché il cambiamento non lo si attiva con un interruttore on-off.
“Il cambiamento comincia nella testa.”

Attenzione perché parliamo di una realtà che vanta la collaborazione di 15 consulenti immobiliari esperti; che nel 2013 ha concluso 213 transazioni immobiliari e ben 309 transazioni immobiliari nel 2014. Quindi non un tentativo di  cambiamento dettato dalla disperazione del “le provo tutte” ma per essere sempre un passo avanti.
Investire è stato e continua ad essere la chiave del successo.

Investire oggi significa anche superare l’appiattimento dell’attuale categoria professionale e puntare ad essere diversi e far subito percepire la diversità.

Quindi si parte dal sito internet dell’agenzia immobiliare.
Finalmente un’agenzia immobiliare in Italia che ha una chiara strategia sul web non improvvisata ma basata sulla conoscenza dei nuovi paradgmi del web e che fanno del sito internet aziendale il driver principale della comunicazione e creazione di valore per tutti gli attori della filiera: clienti e consulenti… ossia le persone.

Perché il sito è fondamentale per questo approccio?
Servono dai 3 ai 10 secondi ad un individuo per farsi una prima impressione sull’interlocutore sul livello economico, istruzione, attendibilità, posizione sociale, raffinatezza, eredità sociale, eredità culturale, successo e caratteristiche morali.
Servono 45 minuti di conversazione per “smontare” la prima impressione.

“Case che accolgono persone” spiega Roberto Ciliberti, è la sintesi di questa filosofia.case che accolgono persone
“Un sito che non propone in copertina mega ville improbabili, ma  persone”.
Persone che vedono nella casa un progetto di vita. “Casa” come nido che accoglie un nucleo familiare. “Casa” come primo passo verso l’indipendenza.
Progetti di vita e sogni che riguardano tutte le fasce di età. Quindi “in Arca Real Estate non si vendono case, ma si supportano le persone a realizzare in propri progetti e sogni grazie a consulenti immobiliari esperti nel realizzarli ed a loro volta supportati da un’intera struttura organizzativa”.

Già, perché il sito internet di Arca Real Estate è il crocevia della comunicazione e dell’interazione con il cliente che ha un’esigenza da soddisfare velocemente e professionalmente.

Dall’esterno potrebbe apparire come un sito come tutti gli altri che “ospita” annunci immobiliari.
Certo, ovviamente fa anche questo, ma in realtà è solo uno dei touch point per il cliente.
Ogni cliente ha le sue peculiarità, necessità, dubbi, paure, incertezze ed è qui che il cliente diventa persona.

Il cliente ha un nome

Il cliente non è colui “che ha cercato quella tal casa” o che “deve vendere casa nella tal zona”.
Dietro quella necessità di acquisto o vendita ci sono storie umane che non si possono semplificare con una “valutazione di mercato”!

“Arca Real Estate è in grado di offrire un servizio personalizzato di alta qualità” – ci spiega Roberto Ciliberti, Broker della Società –  “Ogni cliente ha un suo consulente immobiliare personale dedicato. La storia e la reputazione del consulente è online sul sito ma anche integrata nei canali social come ad esempio Linkedin: il social network professionale per eccellenza.
Significa offrire e garantire la massima trasparenza a chi necessita dei nostri servizi.
Il sito è fruibile con le nuove tecnologie mobili e quindi idoneo ad essere ricercato e visibile con ogni mezzo.
La comunicazione è one-to-one ed offre informazioni utili sul mercato immobiliare della propria zona. Abbiamo studiato anni, e grazie all’aiuto di consulenti marketing e strategy manager, abbiamo compreso qual è la catena del valore per un’attività di marketing personalizzata.
Cosa che ci distingue da tutta la concorrenza!
Oggi, l’agenzia immobiliare media, fornisce solo la lista dei portali immobiliari sui quali verrà pubblicato il suo annuncio, ma nulla di più. Noi padroneggiamo ogni canale accessorio per strategie di advertising online: Google AdWords; Facebook ADS; Direct E-Mail Marketing; Twitter ADS sapendo cogliere alcune particolarità che in questa sede non possiamo raccontare nei dettagli per non offrire spunti alla concorrenza. Siamo in grado di creare strategie di marketing personalizzato.
Noi oggi, non solo possiamo dire di essere diversi, ma siamo in grado di dimostrarlo con i fatti a chi entra in contatto con noi.
Ovviamente tutto il sito è integrato con i social network di cui abbiamo ormai raggiunto un’abile gestione e padroneggiamo tale comunicazione che fa anche da cassa di risonanza alle notizie che pubblichiamo nel nostro blog immobiliare. Vogliamo essere sempre di più il punto di riferimento per l’immobiliare nelle zone dove operiamo. Distribuiamo gratuitamente la
guida per comprare casa e la guida per vendere casa.
E’ stato uno sforzo enorme ma che ripaga, perchè la nostra clientela ormai lo percepisce come valore. L’intero staff ha acquisito grazie ad appositi percorsi formativi questo know how e siamo fra le pochissime realtà italiane in questo settore che hanno un responsabile marketing & comunicazione all’interno dell’organizzazione. Non un agente immobiliare mutuato al marketing, ma un professionista con specifiche competenze di strategie digitali”.

Immaginiamo che lavorare in Arca Real Estate per un consulente immobiliare possa essere davvero molto stimolante. Creare le migliori condizioni possibili affinchè ci si possa concentrare esclusivamente sul coccolare il proprio cliente.
Ed il cliente ringrazia, perchè non solo ha un servizio, ma soprattutto lo percepisce.

Ed il modello di business della vostra agenzia immobiliare quanto è diverso rispetto ai canoni comuni?
Quali sono le caratteristiche distintive dal vostro concorrente di zona? Lasciate un commento e discutiamone.


Fonti:

  1. ANCE.it
  2. Il mercato residenziale italiano: le tasse possono gelare i primi germogli di risveglio – Centro Studi ANCE
  3. La mappa delle case in vendita in Italia: più di 540 mila in cerca di acquirenti – Il Sole 24 Ore
  4. Mattone ti odio. Ecco i 6 motivi per i quali è finito l’amore tra gli italiani e la casa – Il Sole 24 Ore

 

Aiutaci a diffondere cultura nell’immobiliare.
Se hai ritenuto interessante ed utile questo articolo, condividilo con chi pensi possa apprezzarlo.
Grazie

 

Agente immobiliare: un morto che cammina

Cari colleghi,

è finito l’anno lavorativo… ed e’ tempo di raccogliere il lavoro fin qui svolto e fare dei bilanci e delle valutazioni per prepararsi a iniziare al meglio settembre.

Ripercorro l’anno trascorso e rifletto sulle migliaia di telefonate che ho fatto e ricevuto con voi colleghi agenti immobiliari e rifletto sui vostri pensieri, umori  e impressioni sulla professione e sul mercato.

Volete sapere come mi sento? Deluso e arrabbiato!

 Molti di voi già sanno che gli “Yes Man” non mi piacciono, quindi vi avviso: d’ora in avanti sarò molto diretto e volutamente provocatorio. Al termine non lasciate commenti di sola approvazione… spremete le meningi!

Quello che Vorrei, è sentire i vostri sfoghi forti, fortissimi, vorrei vedere reazioni di orgoglio, quell’orgoglio che avete sotto i piedi e che c’è, esiste,  io so che c’è,  ma che purtroppo tante volte per fattori di circostanza non potete tirare fuori…

Avanti, dai..

A quale Associazione di categoria con la A maiuscola appartieni? A quale gruppo immobiliare fai capo?  Quale limite hai? A quali vincoli sei sottoposto?

Reagisci! Non ce la fai più e si vede!

Hai lo sguardo vuoto, spento e quando ti chiedono che lavoro fai, a volte lo dici a fatica mentre vorresti gridare a tutti: “Faccio un lavoro onesto, serio, gratificante, il lavoro più bello del Mondo, faccio l’Agente Immobiliare!”… e invece puntualmente abbassi lo sguardo perché un po’ ti vergogni, sai benissimo che vieni frainteso: tu chiedi il 3% e “rubi i soldi” alla povera gente e come se non bastasse fino a qualche anno fa guardavi tutti dall’alto in basso, mentre ora il cliente “è più bravo di te”!

Non è così? Allora vuole dire che sei uno dei pochi che sta vendendo e che forse non tribola?

Allora hai veramente capito quello che sta succedendo?

Sinceramente sono veramente stanco di sentir parlare di scenari futuri improponibili, modelli di business vecchi e improduttivi, sistemi informatici come il famigerato MLSche oggi dopo 10 anni di fallimento sul campo viene spacciato ancora come fonte di innovazione, reddito e poco chiara collaborazione.

Basta  e ancora basta a tante, tantissime parole inutili, false speranze, discorsi politicizzati e finti rappresentanti  interessati solamente alla  vecchia e redditizia poltrona di pelle… sì pelle di Agente Immobiliare!  Nessuno rappresenta nessuno!

L’agente immobiliare è morto e girovaga sul mercato come uno zombie in attesa del proprio funerale che mai arriverà e purtroppo questa è la verità e che nessuno vuole ammettere.  Perché?

Sono troppo drammatico o è veramente quello che molti pensano?

Quanti stanno abbassando la serranda?

Quanti “pazzi” rimarranno convinti di uscire dalla crisi a breve,  con la falsa illusione che il tornado passerà e che ci leccheremo, speriamo presto, le ferite?

Purtroppo è un enorme tzunami, il più grosso che si sia mai visto e sentito.

Ebbene! Molto probabilmente se le cose non cambieranno da subito, rimarranno forse in pochi, pochissimi forse 10.000 agenzie e 30.000 agenti ma non più immobiliari, bensì agenti di servizi vari integrati, molto ben qualificati e liberi professionisti finalmente riconosciuti come tali e magari ancora limitati dalla legge 39-1989.

Sto riprendendo i numeri che inesorabilmente l’Agenzia delle Entrate (Territorio) ogni tre mesi pubblica ufficialmente e con questi attuali dati non ci sono i presupposti, in termini di compravendite, per pensare che tutte le agenzie e agenti rimangano saldamente in questo settore.

Quindi?

Strage di massa?

Voluta?

E come se non bastasse ci si ritrova sotto “minaccia” da parte dei più importanti portali immobiliari che non faranno altro che aumentare sempre più i costi, riducendo volutamente il loro target a pochi virtuosi agenti.

Nessuno può dirci come uscire tutti e subito dalla crisi, ma quello che è certo è che non è solamente una questione economica, purtroppo o  forse per fortuna  è una rivoluzione lavorativa epocale che nasce da esigenze socio culturali ormai ben radicate soprattutto nei clienti finali e che portano inevitabilmente ad una selezione molto ristretta e naturale dei professionisti in genere, nessuno escluso.

Se non lo hai ancora fatto e vuoi continuare a fare l’agente immobiliare devi semplicemente cambiare, ma non lavoro, devi cambiare mentalità, metodo, strategie, marketing, devi studiare, devi rimetterti in discussione con la giusta umiltà e intelligenza tattica di cui è dotato un vero mediatore immobiliare.

E la tecnologia? Beh! l’ho già detto più e più  volte: è vitale!

L’agente immobiliare è destinato a ricoprire funzioni sempre più autonome e individuali, destinato a lavorare sempre più in movimento, non ci sarà più modo di perdere tempo dietro pratiche e burocrazia, la concorrenza sarà sempre più agguerrita e quando parlo di concorrenza ormai è come se parlassi del privato cittadino..

Agenzia = Tablet + mentalità tecnologica.

CORRI!

A volte sai, è necessario cambiare strumenti, è fondamentale innovarsi e partecipare perché no a eventi formativi, culturali, alla ricerca anche di un confronto vero collettivo che attualmente oggi di fatto non esiste.

L’Agente Immobiliare è una figura strana, è capace di vendere case da milioni di euro ma quando sente parlare di novità, tecnologia o di scuola si chiude dietro un: “non ho tempo, devo lavorare”. Presuntuoso vero? Bene, vai avanti così…

In bocca al Lupo e sfrutta le tue vacanze per studiarti sotto un nuovo punto di vista.

Buone Vacanze!

Diego Caponigro – http://blog.regold.it/

Milano: Mercoledì 23 Maggio 2012 – DEVELOPMENT PLANT

Creating For Business To Grow – Modelli di business per la crescita imprenditoriale

Tree Real estate organizza un nuovo incontro gratuito all’insegna del business: “La scelta Imprenditoriale: resa, investimento e coti dell’agenzia immobiliare”.

L’evento si terrà mercoledì 23 Maggio dalle 10.00 alle 13.00 presso il THE WESTIN PALACE a Milano.

Per maggiori informazioni invia una mail all’indirizzo eventi@treere.it oppure registrati cliccando qui

 

 

 

 

 

 

Detrazioni al 50% per le ristrutturazioni immobiliari

Una nota di Paolo Bellini (presidente ANAMA) ci ricorda alcuni adempimenti in materia di “detrazioni immobiliari”.

Chi ha effettuato lavori di ristrutturazione di un fabbricato o intende farli al più presto deve ricordarsi che dal 26 giugno scorso (e fino al 30 giugno del prossimo anno) potrà detrarre il 50% delle spese sostenute dalla dichiarazione dei redditi con un tetto di spesa per immobile da 48.000 a 96.000 euro.
Lo stabilisce il “Decreto Sviluppo” D.L. n. 83 del 22 giugno 2012 pubblicato nella G.U. n. 147 del 26 giugno entrato in vigore immediatamente.
L’agevolazione si applica quindi per i pagamenti effettuati dal 26 giugno 2012 al 30 giugno 2013 e vi rientrano anche le detrazioni per gli interventi di risparmio energetico che, in attesa che vengano riassorbite nelle regole delle spese di ristrutturazione, per le spese sostenute dal 1 gennaio 2012 al 30 giugno 2013 vedono ridotta l’agevolazione dal 55% al 50%.

Ricordiamo che questa normativa segue a quella più famosa del “36%” per le spese sostenute per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio, inizialmente introdotta con la Legge n. 449/1997, che poi è stata negli anni integrata e prorogata di volta in volta da varie leggi. Con il recente Decreto “Salva Italia” (D.L. n. 201 del 06.12.2011, convertito nella Legge n. 214/2011), si è resa stabile l’ agevolazione che è diventata pertanto di carattere permanente.

Riepiloghiamo quindi di seguito le regole per beneficiare della detrazione del 50% per lavori eseguiti dal 26 giugno 2012 in avanti (e per ora fino al 30 giugno 2013):
1) la detrazione si calcola sull’importo massimo di spesa detraibile di 96.000 euro per ciascuna unita immobiliare;
2) la detrazione è riconosciuta per le sole unita immobiliari residenziali e relative pertinenze;
3) la detrazione deve essere diluita in 10 rate a partire dall’anno di sostenimento della spesa;
4) è obbligatorio indicare nella dichiarazione dei redditi i dati catastali identificativi dell’immobile ristrutturato;
5) i pagamenti dei lavori vanno fatti tutti con bonifico bancario compilando l’apposito modello indicando i dati del beneficiario e gli estremi della fattura;
6) vanno conservati tutti gli altri documenti per poter essere esibiti a richiesta quali: le abilitazioni amministrative edilizie; l’accatastamento dell’immobile; le ricevute di pagamento dell’Ici e ora dell’Imu; le delibere assembleari; le eventuali comunicazioni all’ USL.

Fonte: http://www.blogagenzieimmobiliari.it/