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Sono trascorsi 23 giorni dalla data ufficiale di entrata in vigore della normativa sulla certificazione energetica, che ha creato non poco rumore in chiusura d’anno e corse degli agenti, persi in montagne di burocrazia, aggiornamenti, comunicati delle associazioni, con l’ansia di svegliarsi la mattina del primo dell’anno con una multa appesa fuori dall’agenzia.

Ed ora che il clima sembra essere più tranquillo e gli allarmismi si sono un po’ placati, si potrebbe dedurre che sia stata fatta chiarezza sui termini della norma, con certificazioni pronte e annunci riportanti la famosa voce CLASSE ENERGETICA e l’indice IPE.

Per capire se questa impressione rappresentasse la realtà, abbiamo realizzato un sondaggio per tastare lo stato dell’arte; e quindi chiesto ai lettori:

“Quanti dei tuoi clienti e degli immobili presenti nel tuo portfolio immobiliare, hanno già aderito agli obblighi relativi alla certificazione energetica e consegnato la documentazione?”

il dato che ne è emerso ha cambiato, però, la percezione dei fatti; circa il 67% degli utenti, infatti, ha risposto che solo il 20% degli immobili presenti in agenzia è fornito di certificazione e un 19% raggiunge il 40% delle certificazioni.

Si attesta intorno a valori molto bassi il numero delle agenzie che ha quasi completato la procedura di certificazione: infatti solo un 7% ha dichiarato che tutti gli immobili sono attualmente certificati e un 3% ha circa l’80 delle offerte in regola con quanto richiesto.

Dati che vanno interpretati sotto diverse angolazioni; se da un lato questa mancanza potrebbe essere attribuita alla difficoltà di reperire le certificazioni da parte degli agenti o ad un senso di non impegno verso una regola, che prevede anche delle sanzioni, dall’altro ancora oggi non sono chiare ed univoche le informazioni che definiscono nel dettaglio, modalità, tempistiche e sanzioni.

A livello nazionale la normativa c’è, ma non scende nei dettagli delle conseguenze nell’ipotesi di mancato rispetto della regolamentazione, e quindi molto spesso, sono le regioni a doverla recepire e determinare nella specifica operatività.

Come conseguenza diretta: estrema confusione, frustrazione e un ulteriore onere a carico dei singoli agenti, nel recuperare le informazioni, nel capire come muoversi e cosa bisogna fare, in un momento già estremamente delicato, per la loro attività.

Fonte: Redazione Portaliimmobiliari.net