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Il calo delle compravendite di immobili residenziali registrato nel primo trimestre dell’anno, sarà una costante anche del secondo semestre. A dirlo è nomisma che nel suo secondo rapporto immobiliare profila due possibili scenari per il residenziale del 2012. Da una parte, nella peggiore delle ipotesi, la flessione sarà dell’11,5% con 529.306 transazioni effettuate, mentre nel caso di un miglioramento della situazione, il calo potrebbe attestarsi in un 5,3%, con 566.299 transazioni effettuate

 

Alla base della nuova battuta d’arresto per il settore residenziale vi è da una parte il deteriorarsi delle condizioni economiche, con il peggioramento del potere acquisitivo delle famiglie, e dall’altra la difficoltà di accesso al credito. neache il calo dei prezzi degli immobili (rispetto ai massivi livelli raggiunti nel 2007) è stato in grado di compensare la contestale riduzione del sostegno bancario

Secondo nomisma,  se nel secondo semestre il calo delle compravendite si attenuerà rspetto al 19,6% del primo trimestre, questo non impedirà al settore di ritornare sulle posizioni di metà anni 90, quando sia il livello di finanziarizzazione del sistema immobiliare erano di gran lunga inferiori agli attuali

Un elemento di ottimismo rispetto agli scenari futuri riguarda l’elevato interesse delle famiglie (mostrato in una recente inchiesta di nomisma) che – nonostante la precarietà della situazione economica- si dicono tuttora intenzionate all’acquisto di abitazioni nei prossimi anni, prevalentemente per uso diretto. una manifestazione che rischia di rimanere un bisogno frustrato in mancanza di un adeguato sostegno da parte delle banche

Fonte: http://www.idealista.it/