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Come abitudine del nostro blog, abbiamo voluto stimolare l’agente immobiliare interrogandolo su un argomento che sappiamo essere, in questo momento, abbastanza caldo.

Sappiamo che molti agenti immobiliari scelgono di affidare la propria pubblicità, non solo a carta o portali gratuiti, ma anche a portali a pagamento, sostenendo abbonamenti che incidono, molte volte, in maniera importante nella pianificazione del budget annuale.

Questa volta abbiamo voluto capire qual è l’elemento per il quale gli agenti sarebbero più disposti a sostenere i canoni annuali dei diversi siti a pagamento e abbiamo pertanto chiesto:

Sulla base di quale di questi parametri preferisti pagare gli abbonamenti ai portali?

La risposta che ha ottenuto quasi la metà dei consensi, e che non ci ha stupito più di tanto, è stata il numero di richieste specifiche scelta dal 47% dei votanti.

Non ha creato particolari sorprese perché, come già evidenziato nelle interviste che abbiamo realizzato con gli agenti in questi primi sei mesi dell’anno, uno dei fattori comuni che viene usato dagli agenti come metro di qualità di un portale è la capacità dello stesso di generare richieste specifiche per l’agenzia.

Ed è giustificabile la scelta di questa opzione, perché un agente immobiliare è portato a ritenere che le possibilità di chiudere un affare aumentino se contatta un cliente che ha manifestato interesse per un particolare immobile, e quindi si presuppone alla ricerca di qualcosa di definito, che consente all’agente di giocare meglio le proprie carte, sapendo dove muoversi.

Possibilità che tendenzialmente diminuiscono se l’agenzia provvede a contattare un riferimento derivante da una richiesta generica, che nella maggior parte dei casi è “lavorata” da tante altre agenzie, portando il contatto ad essere sommerso di chiamate e mail, che lo rendono poco disponibile a focalizzare una proposta.

Infatti solo il 6% ha dichiarato che sarebbe disposto a pagare abbonamenti annuali sulla base del numero di richieste generiche che il portale invia.

Abbiamo anche introdotto nelle possibili risposte l’argomento dei click garantiti sugli immobili, seguendo la logica del tanto sbandierato PPC di Google e cercando di applicarla agli annunci sui portali immobiliari.

Il 29% ha risposto che sarebbe interessato a sottoscrivere un abbonamento ad un portale,  calcolato sul numero di click garantiti e numero di richieste specifiche, ma solo il 12%, esclusivamente sul numero di click garantiti sugli annunci. Questo sembra significare che il numero di richieste specifiche sembra essere proprio il criterio che suscita maggiore attrazione per l’agente immobiliare e non tanto il click sull’annuncio, che potrebbe anche non generare alcun contatto, “sprecando” così il costo sostenuto.

Solo il 6% dei votanti ritiene valido differenziare i costi di abbonamento sulla base del numero di annunci e nessuno sembra essere interessato a canoni che calcolano il numero di gg/mese di posizionamento degli annunci nelle prima pagine di ricerca.

Fonte: Redazione Portaliimmobiliari.net