Lug 16, 2012 | News Immobiliari
“Lo scenario che si è presentato in questi primi mesi del 2012 del mercato immobiliare residenziale della seconda casa in Italia registra una forte contrazione delle compravendite ed un calo dei prezzi medi degli immobili nelle località turistiche, che registra il -5%. Una parte considerevole del mercato – dichiara Patrizia Diemoz , Vice Presidente Nazionale Fiaip – è ai limiti della stagnazione. Le seconde case, pur mantenendosi al ribasso, continueranno a garantire, in un momento di volatilità dei mercati, il potere d’acquisto del capitale delle famiglie che optano per l’investimento immobiliare”.
E’ quanto emerge dal report sull’andamento semestrale del mercato immobiliare turistico nel primo semestre 2012 e sulle seconde case in Italia.
Lo studio della Fiaip evidenzia come, per il quinto anno consecutivo, nel comparto dell’immobiliare turistico per le seconde case si registra un segno negativo relativo sia al numero delle compravendite, che ai prezzi. Inoltre la stretta creditizia messa in atto dall’intero sistema bancario ha penalizzato quel 40% d’italiani che faceva ricorso ad un mutuo per acquistare la seconda casa, e ciò continua ancora oggi a tenere ingessato il mercato in quanto gli istituti di credito continuano a mostrare indifferenza verso il prodotto turistico, arrivando a finanziare ben poco alle famiglie italiane o straniere che vogliono acquistare una casa vacanza.
Continua l’aumento degli immobili messi in vendita (+15%) e si segnala una chiara diminuzione media dei prezzi delle compravendite in quasi tutte le località turistiche (-5%).
Con riferimento all’intero campione, pur nella particolarità del contesto attuale, si continua ad assistere ad una sostanziale tenuta generale dei prezzi dovuta prevalentemente all’irrigidimento dei proprietari che preferiscono non vendere, vista l’incertezza fiscale generata con l’introduzione dell’Imu, anziché allinearsi alla domanda generata da acquirenti nazionali ed internazionali.
Tra tutte le località considerate, cinque fanno registrare anche nel primo semestre 2012 dei massimali superiori ai dieci mila euro al metro quadro per gli immobili nuovi o di pregio. Di queste fanno parte Courmayeur e Cortina d’Ampezzo e le località balneari di Forte dei Marmi, Alassio , Madonna di Campiglio, Capri e Porto Cervo. Tra queste Top Location spiccano le quotazioni al metro quadro massime per le compravendita a Cortina d’Ampezzo (22.000), Capri (20.000), Porto Cervo e Forte dei Marmi (14.000), Courmayer (13.000), Alassio e Madonna di Campiglio (12.000).
Per quanto riguarda le locazioni estive si segnala come nel periodo di alta stagione la più cara località in Italia risulta essere Porto Cervo, località nella quale per una settimana di media si spende tra i 1.500 e i 2.500 Euro per un appartamento 4 posti letto. Sopra i 1.400 Euro di media si spende a settimana anche nelle località turistiche di Bormio, Courmayer, Campomarino e Capri.
Il resto dell’Italia vede, per molte località di soggiorno, un lieve calo dei prezzi all’interno di un seppur minimo calo dei valori, e si assiste ad una diminuzione del numero di transazioni.
Dal Report turistico Fiaip emerge poi come gli stessi italiani decidono di optare per l’acquisto immobiliare, come investimento a medio termine, rispetto alla clientela straniera. Si ricercano prevalentemente alloggi nuovi o ristrutturati che corrispondono al 60% delle richieste degli italiani: appartamenti di non più di 80 metri quadri, prevalentemente al mare per il 55% degli italiani, e con giardino. Diminuiscono anche i soggiorni per le famiglie italiane e le coppie che optano per un affitto per le vacanze estive: solo 21% dei connazionali affitta seconde case per la durata di un mese, la maggior parte degli italiani prevede di andare in vacanza quest’anno per 2 settimane.
Fonte: http://www.blogagenzieimmobiliari.it/
Lug 16, 2012 | News Immobiliari

Il calo delle compravendite di immobili residenziali registrato nel primo trimestre dell’anno, sarà una costante anche del secondo semestre. A dirlo è nomisma che nel suo secondo rapporto immobiliare profila due possibili scenari per il residenziale del 2012. Da una parte, nella peggiore delle ipotesi, la flessione sarà dell’11,5% con 529.306 transazioni effettuate, mentre nel caso di un miglioramento della situazione, il calo potrebbe attestarsi in un 5,3%, con 566.299 transazioni effettuate

Alla base della nuova battuta d’arresto per il settore residenziale vi è da una parte il deteriorarsi delle condizioni economiche, con il peggioramento del potere acquisitivo delle famiglie, e dall’altra la difficoltà di accesso al credito. neache il calo dei prezzi degli immobili (rispetto ai massivi livelli raggiunti nel 2007) è stato in grado di compensare la contestale riduzione del sostegno bancario
Secondo nomisma, se nel secondo semestre il calo delle compravendite si attenuerà rspetto al 19,6% del primo trimestre, questo non impedirà al settore di ritornare sulle posizioni di metà anni 90, quando sia il livello di finanziarizzazione del sistema immobiliare erano di gran lunga inferiori agli attuali
Un elemento di ottimismo rispetto agli scenari futuri riguarda l’elevato interesse delle famiglie (mostrato in una recente inchiesta di nomisma) che – nonostante la precarietà della situazione economica- si dicono tuttora intenzionate all’acquisto di abitazioni nei prossimi anni, prevalentemente per uso diretto. una manifestazione che rischia di rimanere un bisogno frustrato in mancanza di un adeguato sostegno da parte delle banche
Fonte: http://www.idealista.it/
Lug 16, 2012 | News Immobiliari
Tempi duri – si dice – per il mercato immobiliare. Problemi, nuove tasse, crisi, stagnazione, banche bloccate, calo netto del credito al consumo.
Ma come è la vita d’agenzia “di questi tempi”?
Non facile, verrebbe da rispondere.
Le difficoltà sono tante, alcuni colleghi stanno chiudendo, altri stanno facendo veramente fatica…
Ma poi l’IMU è così diversa dall’ICI…?
E il mercato non ha avuto sempre cicli…? Picchi positivi e negativi…?
Il problema di questa cosiddetta “crisi” è che non è interna al settore immobiliare ma riguarda la società nella sua totalità, la investe e la permea. Non è (solo) colpa nostra, quindi…! Per quanto si possa parlare di colpe…
Il momento è sicuramente topico.
In agenzia è venuto il momento di tirare fuori i cosiddetti. E anche le idee. Si, le idee. Quelle ci salveranno. E ci salverà anche una maggiore consapevolezza, un maggiore impegno, una professionalità “accresciuta”.
Perchè – come cantavano i Pooh – il cielo è blu sopra le nuvole…!
Fonte: http://www.blogagenzieimmobiliari.it/
Lug 16, 2012 | News Immobiliari
Se in italia l’erogazione dei mutui continua a diminuire, a farne le spese sono soprattutto gli extracomunitari e i giovani. secondo lo studio di bankitalia “la crisi e le famiglie italiane: un’analisi microeconomica dei contratti di mutuo” tra il 2008 e il 2011 il numero dei contratti stipulati dagli under 35 è diminuito di oltre il 30% rispetto al quadriennio precedente.
Secondo la ricerca – che ha utilizzato informazioni relative a 2 milioni di contratti- la quota media dei mutui accesi dai giovani si è ridotta di 5,3 punti, fino al 36,4% mentre si è alzata l’eta media da 37,8 a 38,8 anni. Ma la flessione riguarda tutto il mercato dei prestiti per la casa. in quattro anni, dal 2008 al 2011, il numero dei mutui concessi si è infatti ridotto del 22%, ( da 266.000 contratti a 208.000) con una diminuizione di 9,1% ogni anno, a fronte di un aumento medio dell’8,5% relativo al tre anni precedenti
Il calo è stato determinato tanto da fattori legati alla domanda che all’offerta. Da una parte le famiglie hanno richiesto sempre meno mutui a causa della difficile congiuntura economica,all’aumento dei tasso di disoccupazione e alla riduzione del reddito. Dall’altra, le banche hanno concesso meno prestiti per un “peggioramento delle condizioni di accesso alle fonti di finanziamento e all’inasprimento dei vincoli di bilancio, oltre che al detoriamento della qualità dei prestiti”
In controtendenza i mutui di importo superiore a 150.000 euro, per i cittadini con redditi elevati, che sono aumentati del 2%.
Noi di idealista ti aiutiamo gratuitamente a calcolare la rata del mutuo e a confrontare i migliori mutui sul mercato in ogni momento
Fonte: http://www.idealista.it/
Lug 6, 2012 | Comunicato blog
Non è un fenomeno appartenente alla nostra nazione, ma sta iniziando timidamente a muovere i primi passi anche all’interno dell’Italia; stiamo parlando degli Open House (o Open House Day).
Letteralmente “casa aperta”, si traducono in una visita libera agli immobili, generalmente della durata di uno o due giorni, durante il fine settimana.
I vantaggi?
Per il venditore, l’opportunità di concentrare, in una unica giornata, un maggior numero di visite, con un conseguente risparmio di tempo e l’aumento delle probabilità di vendere l’immobile in tempi più rapidi, visto il ridursi dei tempi intercorsi tra una visita e l’altra.
Un incremento della possibilità di riuscire a vendere la casa al prezzo richiesto, grazie anche ad una maggiore trasparenza del prezzo, che viene reso noto ed è palese, a seguito di azioni di comunicazioni adeguate e trasparenti, da parte dell’agenzia o agenzie che trattano l’immobile a tutti i potenziali clienti della zona, con i quali vanno a rapportarsi.
E ultimo, ma non per importanza, essere seguito e avere a disposizione un gruppo di professionisti immobiliari; una “task force” concentrata su un obiettivo: vendere l’immobile, in tempi rapidi e al prezzo fissato.
Non vanno inoltre tralasciati i vantaggi per il possibile acquirente; tra i primi va sicuramente citata l’opportunità di visitare l’immobile senza aver fissato un appuntamento, con maggiore libertà di osservarlo sotto vari aspetti, abbassando il livello di tensione psicologica che può ricrearsi in una normale visita, ma sapendo che c’è comunque un professionista immobiliare a disposizione per poter avere maggiori informazioni.
Da non sottovalutare la possibilità di vedere l’immobile più di una volta lo stesso giorno, senza dover fissare un secondo appuntamento. Capita spesso, ad esempio, che una coppia veda un immobile, si faccia una prima impressione, si confronti ed emergano dubbi o altre curiosità, sulle quali non si sono soffermati nella prima visita. Grazie all’Open House, si ha tutto il tempo per sedimentare mentalmente quanto visto e in breve approfondire anche altro, togliendo incertezze e consentendo una scelta più oculata e in tranquillità.
Remax, ha più volte colto l’occasione con diversi Open House nel 2011 e l’ultimo si è tenuto a maggio del 2012.
Ma l’iniziativa che vede le sue origini in America, non è prerogativa solo dei franchising; sempre più agenzie immobiliari, realizzano degli Open House soprattutto per promuovere residence di nuova costruzione, o in fase conclusiva di realizzazione al fine di illustrare meglio il progetto e il futuro risultato.
Come sempre, lasciamo spazio alle agenzie che vogliono raccontarci la loro esperienza e condividerla con i colleghi, per un confronto costruttivo e di crescita.
Fonte: redazione Portaliimobiliari.net